Profumo: “Ricerca? In Italia c’è troppa frammentazione”

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“L’Italia ha sempre sofferto di un vizio, direi culturale: un eccesso di frammentazione di idee e proposte”. A parlare è il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo che, in un’intervista alla “Stampa”, analizza i mali del sistema universitario italiano, e commenta la notizia dei due miliardi di euro in arrivo dall’Ue per la ricerca.

“In passato le Università tendevano a coltivare strategie locali e individuali; ora, invece, stanno cominciando a individuare settori più ampi, a puntare sulle infrastrutture tangibili e a coinvolgere altri enti. Così si rafforza la ricerca italiana”.

Il ministro individua la via da seguire per il futuro, soprattutto nell’ambito della ricerca. “La linea tracciata dall’Europa parla di progetti di grande visione e durata decennale. Le ricadute della ricerca italiana in Europa sono, invece, troppo basse. Ecco perché da noi si è scelto di percorrere un’altra strada: grandi finanziamenti su progetti a lunga scadenza, non necessariamente con ricadute immediate”.

In ultimo, Profumo torna alla valutazione del sistema dell’Istruzione italiano: “Ci manca ancora la capacità di lavorare in anticipo per farci trovare pronti quando ci sono finanziamenti da intercettare. Spesso tendiamo ad arrivare all’apertura dei bandi e dover improvvisare strategie e partner. Insomma, i processi vanno gestiti. Come? Tramite figure professionali in grado di progettare rispetto alle risorse europee così da non gettarle al vento. Va creato, dunque, un management del progetto capace di seguirne tutto l’iter, dal bando alla valutazione del risultato”.

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