Precari, per Bianchi non c’è stata nessuna sanatoria: “Adesso ci sarà un concorso all’anno”

Il ministro dell’Istruzione ha parlato a Skytg24 dopo l’approvazione del decreto Sostegni bis e la firma del “Patto per la scuola” con i sindacati.
Patrizio Bianchi

“Abbiamo stretto un patto importante con i sindacati, con l’insieme delle misure pensate siamo al lavoro per l’assunzione di 70mila persone. Per quanto riguarda i concorsi ce ne sarà uno all’anno, regolarmente”. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ospite a SkyTg24 ha parlato sia del nuovo decreto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri sia dell’accorso raggiunto nella stessa serata con i sindacati firmando il “Patto per la scuola” che dovrebbe essere il marchio distintivo del suo mandato.

“Serve una formazione adeguata e conforme alle esigenze. Perciò si deve cominciare dall’università a offrire prospettive per l’insegnamento. Al termine di un percorso di studi teorico, ci sarà una fase di formazione e tutoraggio di un anno, con esame finale. La formazione degli insegnanti, sia iniziale che in corso d’opera, è fondamentale. Serve una continuità fatta da persone che abbiano la capacità di stare con i ragazzi. A chi afferma che abbiamo scelto la via della semplificazione rispondo che non è vero. Quello proposto è un percorso reale di formazione e verifica delle capacità” ha spiegato Bianchi.

Il ministro dell’Istruzione poi è anche tornato sulla polemica riguardo la sanatoria “soft” che riguarda l’assunzione dei precari. “No, non abbiamo scelto la via né della banalizzazione, né della semplificazione cieca, abbiamo scelto la via dell’introdurre persone in un percorso annuale basato su un tutoraggio e una verifica finale che è un esame vero, abbiamo evitato la banalizzazione e la semplificazione. Mi sento di dire che il percorso che abbiamo individuato non solo permetterà a ciascuno di verificare non solo il lavoro che è stato fatto, ma di darne valorizzazione piena. Non stiamo inseguendo le banalità, non è né una sanatoria che sarebbe offensivo per tutti, né una banalizzazione, è un percorso reale di formazione e di verifica vera delle capacità delle persone”.  

Il ministro, quindi, ha assicurato l’assunzione di 70mila persone, ma ha evidenziato che c’è un problema nel reperire insegnanti di materie specifiche. Bianchi ha anche parlato della situazione delle strutture al Sud e degli interventi per evitare la dispersione scolastica. Spazio poi anche per una valutazione della DaD. “In questi mesi abbiamo utilizzato la Dad non in alternativa alla presenza ma in alternativa alla totale assenza, se non ci fosse stato questo strumento e la nostra capacità di utilizzare anche questo strumento, molti ragazzi non avrebbero avuto nessun collegamento con la scuola. L’anno prossimo certo sarà possibile per alcuni casi, come quelli ad esempio di ragazzi in malattia ottenere anche questo strumento ma quello che io vorrei è che il modo di insegnare tenesse conto della possibilità di usare strumenti di questa natura, cioè della possibilità, ad esempio, di fare in classe un collegamento con una classe che è in Germania o con un esperto che è negli Stati Uniti. Sono strumenti – ha concluso Bianchi – che ci permettono di migliorare il nostro modo di insegnare”.  

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