Vaccini 12-15 anni, ci siamo. Il Governo accelera e le regioni danno il via ai maturandi

Venerdì atteso l’ok di Ema per i giovanissimi, l’idea è arrivare in classe a settembre già immunizzati. Ma c’è il problema delle dosi

Venerdì atteso l’ok di Ema per i giovanissimi, l’idea è arrivare in classe a settembre già immunizzati. Ma c’è il problema delle dosi

Partire il prima possibile con la vaccinazione dai 12 ai 15 anni, così che a settembre il ritorno in sicurezza sia completo e senza problemi. Sembra questa l’idea del governo, come ha lasciato intendere il ministro della Salute, Roberto Speranza, in attesa dell’ok da parte dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, per la somministrazione anche ai giovanissimi. Mettendo per ora in secondo piano la prospettiva coltivata anche in qualche parte del governo stesso, quella di chi preferirebbe vaccinare gli studenti a settembre tra i banchi di scuola, semplificando e risolvendo così diversi problemi organizzativi.

I TEMPI

L’ok dovrebbe arrivare entro venerdì prossimo, ma chiaramente servirà anche stabilire l’equilibrio tra la quantità di dosi a disposizione e le emergenze prioritarie, come l’immunizzazione dei soggetti a rischio e degli over 60, prima di potersi concentrare sui giovanissimi. Su questo insiste da giorni il commissario straordinario all’emergenza, Francesco Figliuolo.

I MATURANDI

Nel frattempo alcune regioni si sono mosse in autonomia per vaccinare i maturandi. E’ il caso del Lazio che ha organizzato gli open day con AstraZeneca, così come la Liguria apre le prenotazioni per gli over 18 che potranno scegliere tra Astrazeneca e Johnson&Johnson. Con le stesse marche in Sicilia la campagna per i maturandi comincia mercoledì. Non erano queste le indicazioni del commissario Figliuolo, ma l’esigenza di dare fondo alle scorte Astrazeneca, che molti hanno rifiutato e che invece secondo gli ultimi studi essere molto efficace soprattutto nel caso della nuova variante indiana, spinge verso le vaccinazioni di altre categorie.

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