Ocse, in Italia spesa per studente ferma da 15 anni

student, ocse

Scuola, spesa ferma  15 anni fa. Nonostante ”dieci anni di austerita”’, una spesa per studente sostanzialmente ferma tra il 1995 e il 2010 e un aumento del numero di alunni per docente, la scuola italiana continua a garantire performance stabili in materia di apprendimento. E’ il verdetto dell’Ocse, nel rapporto ‘Education at a glance’ pubblicato oggi.

L’Italia, scrive l’organizzazione, ”e’ l’unico Paese dell’area Ocse che dal 1995 non ha aumentato la spesa per studente nella scuola primaria e secondaria”, cresciuta di appena lo 0,5% in termini reali su 15 anni, contro una media che supera il 60%.

La spesa per studente italiana resta comunque appena superiore alla media Ocse per le scuole primarie, e in linea con la media per le secondarie. La situazione e’ opposta, invece, per l’istruzione universitaria, dove l’Italia ha aumentato la spesa complessiva per studente del 39%, contro una media Ocse del 15%. Il merito di questo risultato, sottolinea il rapporto, e’ pero’ ”ampiamente riconducibile” a un incremento ”dei finanziamenti provenienti da fonti private”, e non dei fondi pubblici destinati al settore. Inoltre, nonostante l’aumento, la spesa per studente universitario in Italia resta inferiore alla media (9.580 dollari contro 13.528).

Tra il 2005 e il 2010 inoltre, scrive sempre l’Ocse, sono stati ”conseguiti risparmi nei settori dell’istruzione primaria e secondaria di primo grado aumentando il numero di studenti per insegnante”, in particolare attraverso ”un moderato aumento del numero di ore annue di insegnamento” per i docenti, e ”una simultanea diminuzione delle ore di istruzione per gli studenti”. Tale cambiamento, sottolinea l’organizzazione parigina, non ha ”compromesso i risultati dell’apprendimento”, misurati dai test Pisa, che restano ”stabili nelle competenze di lettura (rispetto al 2000) e sono migliorati significativamente in matematica (dal 2003) e in scienze (2006)”.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Carrozza: "Credere nel talento, promuoveremo borse per gli studenti migliori"

Next Article

Rivoluzione a Reggio Emilia, niente più code al centro per l'impiego

Related Posts
Leggi di più

Via libera del Senato al ddl Valditara sul voto in condotta

Fortemente voluto dal ministro dell'Istruzione, il ddl prevede diverse novità relative al comportamento degli studenti: bocciatura con il 5 in condotta, 'esamino' con il 6 e sanzioni in caso di violenze. Il provvedimento passerà adesso alla Camera