“Niente compiti a casa nel weekend”: lo dice una circolare del Ministero

troppi compiti a casa

Niente compiti a casa nel weekend – Non è solo l’aspirazione di migliaia di studenti italiani alle prese il sabato e la domenica con problemi di algebra e versioni di latino, bensì una direttiva proveniente dal Ministero dell’Istruzione.

Nel testo della circolare si legge: “Questo ministero è venuto nella determinazione di disporre che agli alunni delle scuole elementari e secondarie di ogni grado e tipo non vengano assegnati compiti scolastici da svolgere o preparare a casa per il giorno successivo a quello festivo, di guisa che nel predetto giorno non abbiano luogo, in linea di massima, interrogazioni degli alunni, almeno che non si tratti, ovviamente, di materia, il cui orario cada soltanto in detto giorno”.

Peccato solo che la direttiva ministeriale risulti un po’ datata: era infatti il 1969 l’anno in cui i docenti furono invitati a evitare di assegnare compiti nel fine settimana così da consentire agli studenti di dedicarsi ad altre attività collaterali alla scuola come praticare sport o frequentare i musei.

Ad oggi, tuttavia, la circolare risulta ancora in vigore perché mai cancellata formalmente. Nel tempo però il Ministero ha provveduto a rettificare quel genere di provvedimenti, “forzati” dalla pressione dei movimenti studenteschi esplosi nel ’68, soprattutto con l’approvazione del testo unico sulla scuola del 1994 e della legge sull’autonomia scolastica del 1999 che lascia ai docenti la libertà di organizzare il lavoro.

Compiti anche il sabato e la domenica, quindi, persino nelle festività e durante le vacanze. Per una volta forse vale davvero il detto “cari vecchi bei tempi”.

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