Miccoli torna indietro: “Chiedo scusa a tutti, voglio fare il testimonial per la legalità”

Fabrizio Miccoli

“Chiedo scusa a Palermo, alla mia famiglia, per tutto quello che ho fatto. Da tre notti non dormo. Sono uscite cose che non penso. Ho sempre partecipato alle partite del cuore per onorare la memoria dei magistrati uccisi. Sono distrutto. Sono cresciuto in un contesto di valori”. Sono queste le parole del bomber del Palermo caduto in una marea di polemiche, Fabrizio Miccoli.

“Chiedo scusa alla famiglia Falcone – ha aggiunto – e a tutti. Avevo gia’ contattato la signora Falcone. Lei mi ha detto che bastava chiedere scusa a tutta Palermo. E sono qui per questo”.

Il calciatore ha poi parlato della vicenda giudiziaria che lo vede indagato dalla procura di Palermo per estorsione e accesso abusivo a sistema informatico per avere usufruito di quattro schede telefoniche intestate a terzi, nell’ambito delle indagini che coinvolgono Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa .

“Sono contento che sia uscito tutto – ha  spiegato – Ho voluto essere amico di tutti, della città. Quando finirà questa storia voglio fare il testimonial della legalità. Spero che la signora Falcone me lo permetta, voglio partecipare alla sua associazione”.

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