L’Udu a Profumo: “si apra tavolo con Ministero sulle nostre priorità”

La lettera consegnata al Ministro dall’UDU Palermo: “Scommettere sul futuro di noi giovani passa da nuovi investimenti in diritto alla studio”

La lettera consegnata al Ministro dall’UDU Palermo: “Scommettere sul futuro di noi giovani passa da nuovi investimenti in diritto alla studio”

Inizia con una lunga premessa, circa la difficile situazione economica dell’istruzione pubblica, la lettera che il Consigliere d’Amministrazione dell’UDU Palermo, Marco Sucameli, ha consegnato al Ministro Profumo. Nell’incipit della missiva si fa riferimento ai tagli di 8 miliardi alla scuola, di 1,5 miliardi al sistema universitario, e del 95% dei fondi nazionali per le borse di studio.

Secondo l’Udu, soprattutto questo ultimo dato causa una palese violazione del Diritto allo Studio sancito dalla nostra Costituzione. Il sindacato studentesco sottolinea pure come l’aumento sproporzionato delle tasse universitarie negli ultimi anni, così come le migliaia e migliaia di studenti risultati idonei non vincitori alla borsa di studio, a causa dei tagli, sono solo alcune delle dimostrazioni di quanto detto.

In questa drammatica situazione vanno ad inserirsi una riforma del sistema del diritto allo studio che ha la contrarierà del Sindacato studentesco e l’esigenza di nuovi investimenti negli atenei del Sud. Marco Sucameli, Coordinatore dell’UDU Palermo e Consigliere d’amministrazione dell’Università spiega: “La situazione degli atenei del sud è particolarmente preoccupante. Da sindacato degli studenti non possiamo che chiedere nuovi investimenti. Si pensi che solo nell’ateneo di Palermo negli ultimi due anni si è ricevuto il 14,2% di fondi di finanziamento ordinario in meno. In mezzo a questa grave situazione guardiamo con grandissima preoccupazione alla possibile riforma del sistema di Diritto allo Studio. Il testo prevede un drastico innalzamento delle tasse regionali per il diritto allo studio andando a definire una soglia minima di 120 euro fino ad un massimo di 200 euro, quando in realtà ad oggi nella maggior parte delle regioni questo importo è inferiore ai 100 euro. Il punto più problematico in questo contesto è, ancora una volta, la volontà di scaricare sugli studenti e sulle loro famiglie i costi del Diritto allo Studio e dell’Università”.

“Abbiamo concluso questa nostra lettera – spiega Sucameli- richiamando il concetto che il Ministro ha espresso più volte in questi primi 100 giorni di mandato, ovvero l’apertura al dialogo e alla discussione. Sappiamo che la situazione attuale è critica sotto molti punti di vista e che richiede uno sforzo di prospettiva per la costruzione di una nuova idea di Futuro. Crediamo che questa idea debba poggiare le sue basi su una nuova idea di Scuola e di Università Pubbliche e di Diritto allo Studio e per questo chiediamo da subito , come Unione degli Universitari,un coinvolgimento attivo degli studenti tramite un tavolo che possa affrontare un confronto per rilanciare le priorità che noi qui oggi le abbiamo riportato”.

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