Linguistica, a Pavia i maggiori esperti mondiali

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Iuss Pavia L’8 e 9 novembre alcuni tra i maggiori esperti mondiali s’incontrano alla Scuola Superiore Universitaria IUSS di Pavia per fare il punto sullo sviluppo di una disciplina che ha rivoluzionato l’idea di linguaggio, esplorandone le origini e dimostrando che la mente umana può sviluppare un numero finito di lingue, ponendo così fine al concetto di “Babele”


Pavia, 6 novembre 2013 – La ricerca linguistica è cresciuta a tal punto negli ultimi decenni da cambiare completamente la concezione comune di linguaggio: quest’ultimo non appare più come il risultato di eventi storici casuali, ma come un fenomeno regolato da leggi e strutture precise che accomunano anche lingue molto differenti tra loro.
Per fare il punto sullo stato dell’arte e sulle frontiere della linguistica, il Centro di ricerca in Neurocognizione e Sintassi Teorica Ne.T.S. della Scuola Superiore Universitaria IUSS di Pavia organizza l’8 e 9 novembre un ciclo di incontri e conferenze con alcuni dei massimi esperti mondiali, tra cui Richard Kayne, uno dei più importanti allievi del capostipite delle ricerche moderne sul linguaggio, Noam Chomsky, fautore dell’idea di una “grammatica universale” delle lingue europee, e Giuseppe Longobardi, promotore di un particolare filone di ricerca che punta a individuare parentele tra le lingue sulla base di elementi ricorrenti che le caratterizzano.

Una delle frontiere della linguistica consiste infatti nella ricerca degli “atomi”del linguaggio, elementi-base comuni a tutti gli idiomi conosciuti dalla cui diversa combinazione deriva la varietà delle lingue. Proprio la prospettiva che alla base dei diversi linguaggi ci sia un numero limitato di elementi sta mettendo in crisi l’idea stessa di “Babele”, ovvero la concezione comune che possano esistere infinite lingue.

Il Centro di ricerca in Neurocognizione e Sintassi Teorica Ne.T.S. dello IUSS di Pavia conduce ricerche su due binari principali: da un lato, lo studio delle basi neurobiologiche del linguaggio, dall’altro lo studio delle strutture formali che caratterizzano le lingue umane. I ricercatori del NeTS e i loro partner scientifici, tramite tecniche come la risonanza magnetica funzionale, o la chirurgia a paziente sveglio, indagano le reti neurobiologiche che nel cervello presiedono le capacità linguistiche dell’uomo e lo differenziano in questo da tutti gli altri animali. È proprio grazie allo studio delle strutture formali delle lingue, la cosiddetta “grammatica generativa”, che i ricercatori del NeTS sono in grado di elaborare modelli sperimentali per indagare le strutture neurobiologiche del linguaggio umano, aprendo nuove domande sia di tipo teorico che applicativo.

PROGRAMMA

8 novembre

9.15 – 12.30
Richard Kayne, New York University
Robert Frank, Yale University
Andrea Moro, Scuola Superiore Universitaria, IUSS Pavia
Giuseppe Longobardi, University of York
Peter Svenonius, CASTL-Center for Advanced Study in Theoretical Linguistics, Università di Tromsø
Ian Roberts, Cambridge University

14.30 – 16.30
Adriana Belletti, Università di Siena
Guglielmo Cinque, Università Cà Foscari, Venezia
Anna Maria Di Sciullo, Université du Québec, Montréal
Dominique Sportiche, UCLA – Los Angeles


9 novembre

9.15 – 12.00
Luigi Rizzi, Università di Siena
Marcel Den Dikken, CUNY, New York
Rita Manzini, Università di Firenze
Norvin Richards, MIT, Cambridge, MA
Henk van Riemsdijk, Tilburg University – Hubert Haider, Universität Salzburg
Denis Delfitto, Università di Verona

14.30 – 17.00
Tavola rotonda / conclusioni

Per ulteriori dettagli www.nets.iusspavia.it

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