Dal 2009 ad oggi il programma ‘Erasmus per giovani imprenditori’ ha aiutato a creare e sviluppare circa 3.200 aziende e sono oltre 6 mila le persone registrate nella banca dati dell’iniziativa, con in cima alla lista due paesi dove la crisi colpisce piu’ duramente: Italia e Spagna.
”In questo periodo difficile per l’economia lavorare in proprio e’ un’alternativa non ancora sufficientemente valorizzata”, ha affermato il commissario per l’Industria, Antonio Tajani, che oggi all’universita’ Bocconi di Milano si congratulera’ con i nuovi imprenditori che hanno partecipato al programma dell’Ue.
“Partecipare a ‘Erasmus per giovani imprenditori, ha aggiunto Tajani, offre ‘un’opportunita’ unica per imparare da colleghi piu’ esperti e tradurre idee imprenditoriali in realta’, contribuendo anche ”all’internazionalizzazione delle piccole imprese”.
Da quando e’ stato avviato quattro anni fa, il programma finanziato dalla Commissione europea ha organizzato circa 1.600 scambi. Complessivamente sono registrati all’iniziativa 6 mila imprenditori, di cui quasi il 50% equamente suddiviso tra Italia e Spagna (1.400 imprenditori per ciascun paese).
Seguono nella classifica il Regno Unito (6%) e la Germania (5%). Nell’ambito del programma un giovane che intende avviare o ha appena avviato un’impresa puo’ ricevere una formazione pratica da un imprenditore esperto di un altro paese lavorando al suo fianco da uno a sei mesi. Il 94% dei nuovi imprenditori e l’85% degli imprenditori ospitanti hanno dichiarato che il programma e’ stato utile per creare o sviluppare le loro attivita’.