Lavoro: le aziende italiane alla ricerca di profili in ambito tecnico

Quale scuola superiore scegliere dopo la scuola media? Sono solo 19 mila gli studenti che ogni anno scelgono un istituto tecnico come scuola secondaria di secondo grado. Eppure sono proprio i diplomati specializzati i più ricercati dalle aziende: la richiesta annua è di 20 mila neodiplomati, mentre l’offerta arriva appena a 5 mila. Anche i dati Indire confermano la facile spendibilità dei diplomi tecnici nel mondo del lavoro, l’80 % dei diplomati trova lavoro nel corso del primo anno dal conseguimento del diploma. Il 92% trova un impiego legato al proprio ambito di specializzazione.

I settori maggiormente richiesti sono quelli basati sulle competenze tecnologiche, informatiche, metalmeccaniche, chimico-farmaceutiche, alimentari e di moda. Le aziende italiane non riescono a trovare le professionalità richieste in numero sufficiente, mentre nel resto d’Europa la situazione è diversa. In Germania sono 800 mila gli iscritti agli ITS ogni anno, in Francia sono 200 mila. L’Italia basa la sua economia in gran parte sul settore manifatturiero, per questo se vuole restare competitiva deve poter contare sulle nuove generazioni.

É di questi giorni la prima fiera virtuale degli istituti tecnici superiori “ITS Pop Days”, organizzata da Confindustria, Umana e Indire. Gli scopi dell’evento sono: ampliare la platea di chi conosce le specificità di questo settore formativo e motivare ragazze e ragazzi ad intraprendere questa strada. Persino la pandemia, secondo Giovanni Brugnoli – vicepresidente per il Capitale Umano di Confindustria, non ha ridimensionato la domanda di tecnici specializzati.

Gli ITS offrono una formazione qualificata e grazie al loro collegamento con le aziende, anche tramite stage pre-diploma, forniscono notevoli opportunità occupazionali. Lo stesso piano nazionale di Ripresa e Resilienza destina 1,5 miliardi di euro in cinque anni per sviluppare questo percorso di studi.

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