L’arredatore fai da te

C’è senz’altro l’influenza del fenomeno-Ikea nella pratica di forgiare una casa a propria immagine e somiglianza, tagliata su misura come il sarto farebbe con un abito. Parole d’ordine: praticità e massima personalizzazione. E così, più che affidarsi ad architetti ed arredatori, i nuovi designer sono gli stessi proprietari: donne, uomini e perfino i loro bambini.

L’aiuto proviene da software di arredamento sempre più user-friendly (come Sweet Home 3D, Interior designer o Design 3D) che con semplici click assistono nell’organizzare ambienti adatti alle proprie esigenze.

Le richieste principali riguardano letti con materassi extra-large per coppie bisognose di spazio notturno (del resto l’esperto del sonno Neil Stanley, direttore dell’unità di ricerca al Norfolk University Hospital nel Regno Unito, constata un aumento del 50% dei disturbi di sonno in coppia), o mini-uffici-scrittoi per lavorare da casa (sogno di molte donne che riconoscono nel metodo un miglioramento della qualità della vita).

E ancora, cassettiere che simulando scale a chiocciola e, sfruttando l’altezza, sopperiscono ai piccoli spazi delle abitazioni di nuova edificazione, divani come postazione a lungo termine per gioco, tv e relax, mini-palestre per la pratica dell’home-fitness quotidiano, poltrone-divani da condividere in due. La fantasia non avrebbe limiti se non fossero a imporli le pareti

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