L'acquario di Roma apre all'archeologia subacquea

Pronta nel 2011 la nuova struttura dedicherà una sezione agli archeosub e al loro lavoro nei fondali marini

Riportare “a galla” il sommerso vuol dire non solo far rivivere il patrimonio archeologico dei fondali, ma anche valorizzare il lavoro degli archeosub. Con questa finalità il futuro Acquario di Roma dedicherà una sezione speciale proprio all’archeologia subacquea.
Alcune delle vasche che caratterizzeranno il primo acquario della città saranno organizzate in modo tale da mostrare ai visitatori il lavoro che gli archeosub effettuano in molti siti del Mar Mediterraneo. Verranno simulate le operazioni di ricerca e tutte le fasi di studio proprio degli archeologi che lavorano nelle profondità più segrete. Una novità assoluta, non presente in nessun altro acquario in Italia. La notizia è stata data a Roma durante la fiera dell’editoria dedicata all’archeologia dall’Ingegnere Domenico Ricciardi, Presidente di Mediterraneum – Acquario di Roma.
Questo perché la filosofia che c’è dietro la costruzione e l’ideazione di questo acquario ha come scopo quello di far conoscere il patrimonio del Mar Mediterraneo nella sua interezza. Per questo accanto alla vasche dedicate alle aree marine protette ce ne saranno altre che spiegheranno l’importanza dell’attività archeologica subacquea.
Le acque e i fondali del Mediterraneo, oltre ad essere un patrimonio unico al mondo per le sue biodiversità, custodiscono gelosamente la storia e la cultura di interi popoli che per millenni hanno attraversato le sue acque. Nei suoi fondali si nascondo quindi documenti e tracce di inestimabile valore storico. L’archeologia subacquea, spesso sottostimata, volge un ruolo di importanza strategica sotto questo punto di vista. Ed è questo il motivo che ha spinto i responsabili di Mediterraneum – Acquario di Roma a decidere di dedicare una sezione agli archeosub e alle loro attività.
Mediterraneum – Acquario di Roma, sorgerà sotto le acque del laghetto artificiale dell’Eur e verrà dedicato interamente alle biodiversità del Mare Nostrum. Una novità assoluta per quanto riguarda i parchi marini artificiali nel mondo sarà il fatto di essere dedicato interamente ad un ecosistema marino ben preciso.
Oltre ad essere un parco marino di forte interesse, l’acquario romano diventerà una clinica per gli animali in pericolo, un centro di ricerca marina per studiare il Mare Nostrum oltre ad ospitare un museo permanente dedicato all’Unità d’Italia. Accanto al parco marino artificiale, sorgerà un parcheggio multipiano di 700 posti auto: un contributo per migliorare la vivibilità dell’intera zona e ridurre l’impatto ambientale.

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