Niente scuolabus: ci pensa il sindaco – Mancano i fondi per garantire il servizio di trasporto pubblico: ad accompagnare i ragazzi a scuola, allora, ci pensa il sindaco con la sua macchina.
Succede a Calatafimi, in provincia di Trapani. Dopo che la Regione Sicilia ha sospeso i fondi per rimborsare il biglietto di autobus agli studenti pendolari e dopo le proteste organizzate dai genitori dei ragazzi costretti a pagare in media sette euro al giorno per mandare i figli a scuola, la decisione del sindaco: organizzare una carovana di auto provate tutte le mattine per portare i ragazzi nei vari istituti.
“Sono con i ragazzi – ha dichiarato il sindaco, Nicolò Ferrara, al termine di un incontro con gli studenti – domattina li accompagnerò a scuola con la mia auto insieme ad altri genitori”.
La Regione Sicilia ha sospeso il servizio dallo scorso 12 novembre. Da quella data, agli oltre trecento alunni delle superiori che viaggiano ogni giorno con i bus della società di trasporto “Tarantola” per raggiungere gli istituti del capoluogo, non viene più garantito il rimborso dei biglietti. Un impegno di 200 mila euro annui.
Per protestare contro quest’assurda situazione, il sindaco, gli studenti e i loro genitori hanno indetto una manifestazione per domani. Mentre per venerdì una delegazione con il sindaco Ferrara in testa dovrebbe arrivare fino a Palermo, davanti alla sede dell’Assemblea regionale Siciliana.
“Non si può andare per le scuole a predicare la legalità – ha concluso Nicolò Ferrara – se poi come istituzione si dà il cattivo esempio trasgredendo la legge ai danni dei giovani. È una vergogna!”.