La circolare per far circolare le circolari: il pasticcio grammaticale di un dirigente scolastico

 
“Una circolare per far circolare le circolari”: basterebbe l’oggetto di questo documento scolastico a far sollevare più di un dubbio sulle competenze del suo redattore, ma a complicare ancora le cose ci sono una quantità di errori grammaticali (6 in appena 5 righe) da far vergognare persino uno studente delle elementari. A riportare l’assurda e sgrammaticata circolare redatta da un dirigente scolastico è stato, Ernesto Galli della Loggia, editorialista de Il Corriere della Sera. Qui sotto il testo della quantomeno comica circolare:
“Circolare n. 44. Oggetto: circolazione circolari. Sono state presentate alcune rimostranze da parte di genitori dell’alberghiero e dei loro rappresentanza (sic!) riguarda (sic!) la mancata circolazione di alcune circolari. Si raccomanda di far circolare per le classi agli (sic!) studenti tutte le circolari e di farle ricircolare per le classi uscite prima (sic!). Si raccomando (sic!) di mantenere un flusso continuo di circolazione e di ricircolazione delle circolari anche con l’ausilio attivo e fattivo all’ (sic!) istituto alberghiero degli studenti di accoglienza turistica”.
Insomma un campionario di errori e di assurdità da far invidia alla coppia Totò e Peppino nella celebre scena della lettera a Malafemmina. Non certo un buon esempio di questi tempi, in cui i dirigenti scolastici sono al centro del mirino a causa dei nuovi poteri loro conferiti grazie al DDL La Buona Scuola recentemente approvato alla Camera.
“Che razza di Buona Scuola ci si deve aspettare – chiede infatti della Loggia – da un’autonomia degli istituti scolastici invocata e decantata come la panacea di ogni male, che però poi può consegnare il destino di anche solo uno di solo di essi nelle mani di uno scervellato semianalfabeta come l’autore dello scritto in questione?”.

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  1. Di simili dirigenti pressochè semi-analfabeti la scuola italiana è piena. Ma ahimè risultano da sempre intoccabili. Chi li ha immessi in ruolo con sistemi il più delle volte opinabili e risibili, dovrebbe giudicare contestualmente anche se stesso. Se questi dirigenti dovranno assumere insegnanti, chi controllerà che ne abbiano la competenza e la correttezza per farlo?

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