Potrebbe arrivare nelle scuole anche prima delle vacanze di Natale la circolare che invita gli istituti a tenere fuori dalle aule i telefoni cellulari. Lo ha ribadito ieri il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a margine della presentazione del piano per l’edilizia scolastica finanziato con i fondi del Pnrr.
“In classe si va per studiare non per chattare – ha detto il titolare del dicastero di Viale Trastevere – Nelle scuole italiane si devono prevedere misure adatte perché si rispetti quello che è previsto dalle norme e per evitare che in classe si faccia altro”.
Il precedente del 2007
La comunicazione di Valditara però non sarà altro che una sottolineatura di una “norma” già in vigore e pure da parecchi anni. Risale, infatti, al 2007 una circolare dell’allora ministro Fioroni che aveva vietato i cellulari in classe prevedendo anche delle sanzioni. Sanzioni che però sono rimaste solo sulla carta visto che da allora il cellulare è diventato un compagno di classe indispensabile per gli studenti italiani, utilizzato spesso anche per scopi didattici.
L’esempio di Bologna
All’inizio però dell’ultimo anno scolastico molti presidi, sulla scia di quanto previsto da un liceo di Bologna, hanno optato per tenere alla larga da banchi e lavagne i telefonini: c’è chi li ha messi sottochiave in un armadio prima del suono della campanella, chi ha preteso che restassero custoditi e spenti all’interno degli zaini degli studenti. Divieti che però non sembrano essere stati molto efficaci a detta proprio dei ragazzi.
Adesso la circolare del ministro Valditara potrebbe generare un ulteriore giro di vite sull’utilizzo del cellulare in classe.
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