Film horror in una scuola media: studenti svenuti

È accaduto in una scuola di Cremona durante una supplenza. Proiettata la pellicola “Terrifier” vietata ai minori: gli alunni più sensibili hanno accusato malori e nausea. Lettera di protesta inviata al preside

Quando un docente è nell’ora “buca” può capitare di proiettare un film, ma non di far sentir male gli alunni con anche degli svenimenti. Invece è accaduto a Cremona come riporta il Messaggero, quando un supplente ha pensato bene di far vedere ai ragazzi Terrifier, film horror uscito lo scorso ottobre, vietato ai minori di 18 anni, con protagonista un clow pazzo e assassino seriale. Ed a scegliere la pellicola sono stati proprio gli studenti.

Il film

Le scene sono davvero cruente. Alcuni studenti si sono sentiti male, la proiezione è stata interrotta e, una volta saputo dell’accaduto, i genitori hanno protestato con una lettera al preside. Durante la visione del film, molti studenti hanno voltato spalle, altri hanno avuto nausea di fronte a fiumi di sangue, corpi squartati, occhi cavati dalle orbite in pieno stile splatter sul modello dei film degli anni Ottanta. Agli alunni che si sono lamentati e si sono coperti gli occhi, i compagni “assetati di sangue” hanno suggerito di non guardare e di occuparsi d’altro. La proiezione è stata interrotta, ma è montata la rabbia dei genitori informati dai figli ancora sotto choc, una volta rincasati da scuola.

La lettera al preside

Non tutti i genitori hanno considerato grave quanto era successo in classe. Ma i più sconcertati non hanno arretrato di un passo e hanno scritto al dirigente scolastico, chiedendo come possa essere stata possibile una tale leggerezza nella scuola dei loro figli. Il preside non commenta la vicenda. Spiega che l’amministrazione scolastica ha agito nelle modalità previste e ha risolto la questione, mettendo a confronto docente, studenti e genitori. Certo, alla media non sono arrivati i carabinieri com’era accaduto a febbraio di quest’anno in una scuola elementare di Gessate dove sei genitori di bimbi di quinta si erano presentati a ritirare i figli durante la proiezione de “La vita è bella” di Benigni perché la guerra angosciava i piccoli.

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