Il potere della voce: anche Facebook investe nell’audio

L’audio è il futuro dei social: ecco perché anche Facebook sceglie la dimensione della voce, e della diretta solo audio e dei podcast.

L’anno della pandemia ha enormemente amplificato l’uso degli strumenti di comunicazione digitale. Allo scambio di immagini e video che è stata la tendenza predominante degli ultimi anni, stanno aumentando sempre di più i nuovi strumenti di comunicazione basati esclusivamente sull’uso della voce.

Nell’area social audio si stanno diffondendo rapidamente strumenti come i podcast e Clubhouse. Applicazione che permette di incontrarsi in stanze virtuali su invito, facendosi coinvolgere in conversazioni sugli argomenti più vari. Ispirandosi a Clubhouse, anche sul social di Zuckerberg troveremo delle Stanze audio in diretta che dovrebbero essere disponibili per tutti entro l’estate. Un modo di comunicare con enormi potenziali di crescita, osservando i dati di Clubhouse che è passato da 1500 utenti nel maggio 2020 ai 10 milioni attuali.

Le novità di Facebook

Facebook infatti ha annunciato ieri il prossimo lancio di prodotti audio che arricchiranno le sue piattaforme affiancandosi a testi, foto e video. Il primo ad essere lanciato sul mercato dovrebbe essere Soundbites, una versione audio di Reels, che è lo strumento che permette di lo scambio di video in concorrenza con Tiktok. Si tratterà di brevi messaggi vocali da rilanciare in bacheca, creando così un flusso sonoro.

Facebook diventerà anche una piattaforma per ascoltare contenuti audio più lunghi, elaborati e professionali, come i podcast. Sarà possibile ascoltare con un player direttamente su Facebook sia mentre si usa l’app sia quando si esce lasciandola in background.
L’intenzione è quella di rivolgersi ad utenti che svolgano un ruolo più di creatori di contenuti che di consumatori. Per il famoso social sarà inoltre fondamentale fronteggiare il problema del controllo dei contenuti audio dei podcast e di quelli che circolano nelle stanze digitali, per evitare la circolazione di messaggi offensivi o illeciti.

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