Il lavoro come passione:parola di donna

donne_lavoro_1308_img.pngDiventa sempre più rosa il mondo del lavoro e si trasforma l’immaginario collettivo che vede l’uomo al centro di alcuni settori chiave dell’economia. Se l’accoppiamento donna e lavoro non fa più paura, stupisce però il dato secondo il quale una donna su tre lavora per passione.

A rivelarlo è un’indagine dell’Osservatorio Cera di Cupra sulle pari opportunità realizzata, in occasione dell’8 marzo, su un campione di oltre mille donne tra i 18 e i 65 anni. Il 54,9% del campione è convinto che una donna che occupa un ruolo di prestigio lo ricopre grazie a capacità, determinazione e qualche rinuncia, in particolare nella sfera affettiva e familiare.

Per il 29,7% delle italiane, il lavoro infatti rappresenta una fonte di realizzazione e il 27,8% del campione vive il proprio impiego come un piacere. Il 50% delle donne lavora per garantirsi l’indipendenza economica e il 32,4% per necessità.

Solo una donna su quattro insinua che dietro una carriera brillante ci sia il ricorso ad espedienti poco leciti. Per il 52%, se una donna occupa un ruolo professionale più importante del proprio marito o compagno ciò ha un effetto negativo nel rapporto. Non sarebbe il tempo sottratto alla famiglia per la carriera la causa delle possibili difficoltà, ma la competizione tra i partner (60%).

Inoltre, più della metà delle donne ritiene che la femminilità sia una carta vincente per la carriera. In particolare, una su due considera la cura di sé come un piacere a cui non è possibile rinunciare, in media, per 31 minuti al giorno.

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