Una studentessa si scatta delle foto senza veli con il proprio cellulare. Fin qui nulla di sconvolgente, se non fosse che le immagini osé finiscono sul Web e la ragazza diventa oggetto di scherno da parte di tutta la scuola. Succede a Prato, in un Istituto superiore, dove la ragazzina, adesso, rischia persino di doversi ritirare dalla scuola.
La vicenda era iniziata alcuni mesi fa, a luglio: il cellulare lasciato incustodito dalla studentessa sarebbe stato rubato da qualche compagno di scuola che, trovate le foto osé e un breve video in cui la ragazza simulava uno striptease, avrebbe pensato bene di postare il tutto su Facebook e WhatsApp. Come di consueto in questi casi le immagini diventano popolarissime, tanto che a scuola non si parla d’altro e la giovane diventa oggetto di scherno da parte dell’intero Istituto, dove i ragazzi arrivano ad affiggere uno striscione ironico all’ingresso della scuola.
I genitori della studentessa, allora, si rivolgono alle forze dell’ordine per gestire una situazione evidentemente sfuggita al loro controllo: “Nostra figlia è sconvolta e molto dispiaciuta – hanno dichiarato i genitori della ragazza – Quel video era una cosa privata e invece è finito ovunque, perfino su un sito porno. Non sappiamo come tutelarci. Viviamo un incubo e anche la situazione psicologica di nostra figlia è molto grave. Quello che è successo dimostra che i ragazzi di quell’età non sanno gestire certi strumenti”.
Intanto, però, la scuola avrebbe invitato la studentessa a lasciare l’istituto; non si tratterebbe di una sospensione, ma di una valutazione maturata in seguito all’esame dell’andamento scolastico della giovane: “La ragazza non è sospesa e nemmeno ufficialmente ritirata — ha affermato una responsabile dell’Istituto — e, se volesse, lunedì potrebbe anche venire a scuola. Però con la famiglia abbiamo concordato che, guardando anche l’andamento scolastico della ragazza, fosse meglio per lei indirizzarla verso un percorso professionale”.
I genitori, nel frattempo, hanno annunciato che effettueranno una nuova denuncia alle autorità in cui indicheranno nome e cognome di colui che ritengono responsabile del furto delle foto osé.