Green jobs: quali sono i lavori più richiesti e perché le aziende ne hanno bisogno

Nel 2021 più del 76% delle assunzioni da parte delle aziende italiane sono state destinate ai “green jobs”. Si tratta di figure professionali richieste in ogni ambito dell’attività economica: dagli esperti energetici agli “ecochef”

Cosa sono e quali sono i “greenjob”? In dettaglio si possono definire “green” quei lavori che pur contribuendo allo sviluppo produttivo di un Paese non hanno un impatto negativo per l’ambiente. Complice il vento di cambiamento innescato dall’ondata del movimento ambientalista Fridays For Future, queste professioni promettono di diventare i profili più richiesti sul mercato del lavoro nei settori più disparati. E in molti casi lo sono già.

Green job

“I green jobs non sono solo professioni dell’ambito tecnico-scientifico. Può definirsi un lavoratore green anche un gelataio che utilizza determinate materie prime e segue specifiche modalità lavorative: ciò che conta è che il suo lavoro non danneggi l’ambiente, ma anzi cerchi di preservarlo – afferma Marco Gisotti, docente universitario e tra i curatori del rapporto “GreenItaly” di Unioncamere -. Il concetto di green job non è così recente, ma è soprattutto negli ultimi anni che l’argomento è esploso. Un fatto è stato determinante: il discorso che l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama tenne nel 2008 sulla necessità di investire nella ‘green economy‘ e nelle figure professionali a essa connesse”.

“Oggi più del 76% dei lavori richiesti – spiega Gisotti – prevede tra i requisiti competenze verdi (dati Unioncamere”. Nello specifico, Unioncamere ha calcolato che nel 2021 le aziende italiane hanno destinato oltre 3,5 milioni posizioni di lavoro a persone dotate di competenze verdi.

Chimici, esperti energetici, ma anche cuochi, esperti agricoli, estetisti e consulenti di marketing: le competenze green ormai rientrano nel curriculum delle più diverse figure professionali. “I giovani – prosegue Gisotti – sono i più interessati a questa rivoluzione del mondo del lavoro, a prescindere dal livello di formazione”. Le competenze green sono richieste soprattutto nella formazione tecnica superiore (per l’88,2% dei giovani usciti da ITS) e ai laureati (82,7%). Ma l’attitudine al risparmio energetico e la sensibilità ambientale sono un requisito necessario anche per chi si affaccia al mondo del lavoro con un diploma professionale o un titolo di studio di livello secondario (le “green skills” sono state richieste rispettivamente al 79,3% e al 76,6% dei nuovi assunti per quei livelli di istruzione).

Le professioni più richieste

“Fare una top ten dei green job più richiesti potrebbe essere fuorviante, perché si tratta di un ambito così vasto che non può essere rinchiuso in sole dieci professioni”. Tuttavia, guardando ai dati è possibile individuare le figure più cercate nel mondo del lavoro attuale. Il più richiesto in assoluto è il “chimico verde”. Esperto nel controllo di qualità e in quello ambientale, può occuparsi dei processi di trattamento e di eliminazione dei residui di lavorazione, delle certificazioni e del trasporto, manipolazione e stoccaggio delle materie pericolose.

Il secondo posto è occupato invece dalla professione del cuoco, o meglio dell’ecochef. Quello dei servizi ricettivi è infatti tra i settori più interessati alla transizione ecologica. “Non si tratta di beneficenza, ma di un effettivo interesse per l’impresa. Spesso – chiarisce l’esperto – non si pensa al fatto che a molte aziende diventare green conviene perché questo significa ridurre l’impiego di materie prime o i consumi energetici. In una parola: tagliare i costi”. Il terzo posto spetta infine alle figure del data analyst e del data scientist. Entrambe le professioni, sebbene con le loro specificità, studiano i dati disponibili per produrre nuovi modelli di business più vantaggiosi per l’azienda.

LEGGI ANCHE:

Total
1
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Pnrr, Statale di Milano è il primo ateneo d'Italia a ricevere i fondi per le residenze universitarie

Next Article

Pnrr, 675 milioni per gli impianti innovativi di energia rinnovabile. Gualtieri (Cnr): "L'eolico offshore in Italia ancora non sfruttato"

Related Posts