Pnrr, Statale di Milano è il primo ateneo d’Italia a ricevere i fondi per le residenze universitarie

Sono quasi 11 milioni di euro e verranno usati per la “gestione dei prossimi nove anni di 268 nuovi posti letto”.

L’Università Statale di Milano è arrivata per prima sui fondi del Pnrr per quanto riguarda l’housing unviersitario, attestandosi €10.720.000 di cofinanziamento del MUR. Finanziamento più alto rispetto a quelli destinati alle università in ambito di residenze. “I fondi saranno impiegati nella gestione per la durata di 9 anni di nuovi 268 posti letto nell’ambito dello studentato allestito da Hines in via Ripamonti 35 (ex Consorzio agrario) a Milano. Le nuove sistemazioni per gli studenti della Statale – fa sapere l’ateneo in una nota – saranno disponibili già a partire dal 20 dicembre 2022 potendo in questo modo dare una sistemazione di adeguato livello agli studenti presenti nelle liste di attesa del diritto allo studio.

Statale: “Entro il 2026 arriveremo a 1971 posti letto”

I posti letto per gli studenti salgono in questo modo a 1.193 nel 2022. Le proiezioni per i prossimi anni, condierando le nuove realizzazioni e ristrutturazioni già in svolgimento o programmate, fanno contare 1.280 posti complessivi per il 2023/2024, 1.431 per il 2024/2025 e 1.971 per il 2025/2026. “Si tratta di un finanziamento molto importante per noi perché potremo garantire già dall’inizio del 2023 ben 268 posti in più agli studenti nell’ambito del diritto al diritto allo studio, in un contesto di alta qualità, per la cui conversione in studentato si è fortemente speso il Comune di Milano – ha affermato la Prorettrice Marina Brambilla -. Le esigenze di residenzialità studentesca sono in forte crescita nel nostro territorio, la Statale in particolare registra un costante aumento del numero di studenti fuori sede e internazionali. Il percorso di miglioramento dei servizi agli studenti intrapreso da Unimi è costante e al centro del nostro piano strategico”.

Nelle scorse settimane erano stati gli studenti a chiedere maggiori spazi comuni, dopo un incidente avvenuto all’interno dei locali dell’ateneo, con la cacciata, a colpia di secchiate d’acqua, di studenti che consumanvano il pranzo sulle scale. Nei giorni successivi, dopo dei sit-in, l’ateneo si era scusato e aveva promesso ulteriori spazi. “Per quanto indubbiamente deprecabile – aveva affermato l’Universit in una nota – il gesto di un singolo non può e non deve supportare la narrazione di un presunto clima generale di insofferenza o scarsa considerazione nei confronti degli studenti, che sono anzi stati prontamente assistiti dal personale addetto ai servizi ed ausiliario e ai quali va la piena solidarietà dell’Ateneo”.

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