Finge di avere due lauree: professoressa dovrà restituire 20 anni di stipendi

Un’insegnante di sostegno che ha prestato servizio in diverse scuole della Brianza è stata condannata al risarcimento di 314mila euro per aver falsificato, dal 2000, i certificati di laurea in pedagogia e psicologia. Il caso è scoppiato dopo che la donna aveva denunciato la preside di uno degli istituti nel quale lavorava per mobbing.

Dovrà restituire 314mila di 20 anni di stipendi non dovuti perché senza laurea: è la condanna inflitta dalla Corte dei Conti a un’insegnante di sostegno che dal 2000 fino allo scorso anno ha prestato servizio in vari istituti scolastici della Brianza. La donna, secondo quanto hanno accertato i giudici, non aveva mai conseguito le lauree in psicologia e pedagogia che le avevano permesso di conquistare le cattedre a scuola.

I certificati fasulli della Cattolica e dell’Università di Parma

La donna, di 53 anni, pur non possedendo nessun dei due titoli di studio aveva prodotto dei certificati di laurea falsi con tanto di logo e sigillo sia della Cattolica di Milano che dell’Università di Parma. A portare i Carabinieri a indagare sulla finta prof era stato un contenzioso nato a scuola tra la falsa professoressa e il dirigente scolastico, in cui lei si era dichiarata vittima di mobbing.

Dovrà pagare 314mila euro

Il caso era stato sollevato nel 2018 dalla dirigenza di una scuola superiore di Vimercate ed è sfociato ora in una pronuncia della Corte dei Conti lombarda, che ha condannato professoressa al pagamento della somma di 314mila euro, cioè la restituzione due decenni di stipendi abusivamente percepiti.

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