Giannini: “Lo stipendio degli insegnanti? Una vergogna. Lo porteremo a 2.000 euro”

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Sa quanto guadagna un’insegnante in Francia? “Credo sui 2.800 euro, e lavora più che in Italia”. Sa quanto guadagna un docente di liceo in Italia? “Intorno ai 1.400 euro”. Giusto. “Questa è una vergogna. Così come per i ricercatori, che arrivano a 1.600 euro”. E per questa vergogna, quanto è disposta a puntare i piedi per raddoppiate lo stipendio ai futuri formatori degli italiani? “Raddoppiare mi sembra eccessivo. Ma arrivare almeno alla soglia dignitosa dei 2.000 euro mensili credo sia il minimo”.

Il ministro Giannini si è sbilanciata. E lo ha fatto in un’intervista a Tony Saccucci sull’edizione milanese di Metro. Il punto di partenza rimane lo stipendio degli insegnanti, che la Giannini definisce “vergognoso” per gli standard italiani. Così come quello dei ricercatori. Ma il discorso è chiaro: i premi verranno concessi solo a chi merita. “L’Italia è uno dei pochi Paesi del mondo avanzato che non ha un’obbligatoria formazione e aggiornamento per gli insegnanti. Una volta in ruolo sono soggetti all’usura delle conoscenze, come tutti coloro che hanno una preparazione finalizzata a un lavoro intellettuale. Senza formazione e aggiornamento – continua il Ministro – scolleghi il mondo della produzione del pensiero da quello della trasmissione del pensiero (perché questa è la funzione dell’insegnante), lasci la scuola nella sua complessità”. Insomma, la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti non possono essere lasciati ad una dimensione volontaristica.

Un preside, dunque, potrà avere la possibilità di licenziare gli insegnanti. “Non ho paura a parlare di licenziamento – ci tiene a precisare il ministro -, ma lo vedo come un provvedimento ultimo. Licenziare significa togliere la possibilità di migliorare. Invece, il preside deve essere un po’ come un allenatore: prende atto dei risultati e cerca il modo per migliorare. Se l’insegnante di italiano, ad esempio, è andato male, invece di fare il corso di aggiornamento di 3 ore lo farà di 5. Oppure, se un altro insegnante ha dimostrato che ha scarsa empatia perché gli studenti lamentano questo, bisognerà intervenire su quel lato”.

 

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  1. Sarebbe una cosa molto opportuna solo nel caso in cui i primi ad essere valutati fossero i Presidi. Il male peggiore della scuola italiana. Reclutati male e arrivati quasi sempre grazie a manovre politiche e raccomandazioni. Finirebbero con l’agevolare la professoressa amante o il professore amico del figlio. Mi pare scontato.

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