“A Ostuni salteranno delle teste perché ci sono delle responsabilità oggettive sul crollo avvenuto nella scuola Pessina”: durissimi Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, in visita in Puglia dopo l’incidente che lo scorso 13 aprile ha causato il ferimento di due bambini. “Il problema è che i responsabili, una volta individuati, vanno mandati a casa – aggiunge faraone in un’intervista rilasciata al Gr3 – “E’ intollerabile, è inqualificabile che questa scuola fosse stata consegnata appena a gennaio e che qualche settimana dopo crolli il soffitto. Ci sarà assolutamente un responsabile che va accertato e punito”.
“Noi intanto per quello che riguarda il ministero della Pubblica istruzione accerteremo le responsabilità, dopo di che starà anche alla magistratura individuare i responsabili, perché ci sono comunque persone che hanno firmato e che hanno preso delle responsabilità rispetto ad atti che dovevano essere fatti”.
Ma il problema edilizia scolastica non si scopre oggi, anzi sta diventando una condizione con cui studenti e docenti devono confrontarsi quotidianamente: “Sicuramente negli anni non c’è stata una cura del nostro territorio, delle nostre infrastrutture – ha spiegato Faraone – oggi questo governo sta cercando di recuperare e di invertire la tendenza. Sulla la scuola stiamo investendo 3,9 miliardi. Il 22 aprile presenteremo l’anagrafe dell’edilizia scolastica, renderemo pubblico a tutto il paese qual è la condizione dei nostri istituti. La conoscenza della situazione degli istituti è precondizione necessaria per poter intervenire e agire con determinazione”.
E le risorse? Possibile che i finanziamenti messi in campo dal governo Renzi siano ancora insufficienti? “I quasi 4 miliardi di euro che il nostro paese investirà nell’edilizia scolastica nei prossimi anni “sono sì una boccata di ossigeno, ma non sono sufficienti – ha confermato il sottosegretario del Miur – una stima plausibile si aggirerebbe intorno ai 12 miliardi”, ovvero il triplo di quanto stanziato al momento.
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