Covid, Lancet: “La chiusura delle scuole può ridurre del 15% contagio”

Teacher Randi Monson at Kadima Day School in West Hills, stands in a classroom that has been prepared for returning students during the coronavirus pandemic. Kadima Day School is one of a limited number of schools that have received clearance from Los Angeles County Public Health officials to re-open for limited in-person, on-campus instructions, the first group to gain such approval in the waiver application process during the coronavirus pandemic. (Photo by Hans Gutknecht, Los Angeles Daily News/SCNG)

La chiusura o meno delle scuole può avere effetto sull’andamento della pandemia di Sars-Cov-2.

Secondo uno studio dell’Università di Edimburgo pubblicato su ‘Lancet’, che ha analizzato l’impatto dei diversi provvedimenti sui contagi dopo avere  studiato quanto accaduto in 131 Paesi, “la chiusura delle scuole da  sola potrebbe ridurre la trasmissione del 15% dopo 28 giorni e la  riapertura delle scuole potrebbe aumentare la trasmissione del 24%  dopo 28 giorni”. A rilanciare lo studio è il virologo dell’Università San Raffaele di Milano, Roberto Burioni, sul suo sito ‘MedicalFacts’.

“Bisogna fare notare che nella nostra analisi – precisano – non siamo stati in grado di tenere conto delle diverse precauzioni relative alla riapertura della scuola che sono state  adottate da alcuni Paesi, come la distanza fisica all’interno delle  classi (per esempio, limitare le dimensioni delle classi e posizionare divisori trasparenti tra gli studenti) e al di fuori delle aule (per  esempio, distanza fisica durante i pasti, la ricreazione e il  trasporto), igiene migliorata (pulizia profonda di routine, lavaggio  delle mani e maschere per il viso) e altri (per esempio, controlli  della temperatura termica all’arrivo). Tali precauzioni sono  indispensabili per riaprire la scuola in sicurezza”.

“Non siamo stati inoltre in grado di valutare l’effetto della  riapertura di diversi livelli di scuola (per esempio, scuole  elementari e medie), poiché potrebbe differire per fasce di età  all’interno di bambini e adolescenti in età scolare – concludono i  ricercatori – Un rapporto ha rilevato che i bambini di età inferiore  ai 5 anni con Covid-19 da lieve a moderato avevano elevate cariche  virali nel rinofaringe rispetto ai bambini più grandi e agli adulti, e quindi potevano potenzialmente essere importanti fattori di  trasmissione nella popolazione generale”.

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