Covid, Bianchi sull’alleggerimento misure: “Ne discuteremo in Consiglio dei Ministri ma dobbiamo essere cauti”

I datiLa curva pandemica è tornata a salire in questi gioni. Ieri aveva toccato 85mila positivi e oggi 75mila. A scuola rimarrà la mascherina e con la febbre si rimane a casa.

Il 31 marzo finirà l’emergenza pandemia da Covid-19 in Italia e tutta una serie di misure verranno meno, tra cui quelle da rispettare a scuola. Sul tema è ritornato oggi il ministro Bianchi in diretta social sul Corriere della Sera: “Ricordo che la linea del Governo è stato quella di tornare in presenza. Già domani in Consiglio dei Ministri parleremo di questo, su tutti i settori di andare verso un alleggerimento“.

“Proporremo una discussione anche per quanto riguarda la scuola. Bisogna però essere cauti sulle misure perché abbiamo anche l’arrivo dei ragazzi dall’Ucraina e i contagi stanno salendo – sottolinea il Ministro -. In tutti i settori si andrà in forte alleggerimento e proporremo una discussione anche sulle scuole. Certo, saremo molto cauti, c’è il tema degli studenti arrivati dall’Ucraina” non tutti vaccinati, “come quello della risalita dei contagi, ma abbiamo visto che con tutte le cautele l’alleggerimento è possibile”. A scuola si continuerà comunque ad andare con la mascherina, “sicuramente con quella chirurgica“, specifica il ministro, e poi “ci sono già le regole per cui chiediamo di rimanere a casa con 37,5“. Per quanto riguarda l’obbligo di vaccinazione degli insegnanti, Bianchi ricorda che la norma dice che è “fino al 15 giugno, ma domani vediamo“.

Maturità 2022

Il Ministro ha poi risposto ad alcune domande riguardanti la sua di Maturità, fatta negli anni Settanta. “Ho fatto il liceo scientifico, e in particolare dalla terza in poi mi sono divertito molto. I primi due anni sono stati un po’ grigi. Studiavamo tantissimo, ma con grande gioia collettiva. Siamo arrivati all’esame insieme”

Alla domanda se fosse considerato un ‘secchione’, Bianchi ha detto: “Ero un ragazzo pesante, ma avevo sempre compagni che mi ‘smontavano’. Abbiamo studiato molto e bene. Presi 56 su 60. Dopo 50 anni ci siamo ritrovati tutti insieme, come se il tempo non fosse passato. Quindi vuol dire che quell’esame lo abbiamo passato, e molto bene”. 

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