Coronavirus, nelle scuole si naviga a vista

Il ministero chiede ai presidi informazioni sui viaggi in Cina di docenti e studenti
All’indomani della lettera dei presidenti leghisti di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Trento indirizzata al ministro della Salute, Roberto Speranza, per capire quali misure adottare nelle scuole, il Ministero dell’Istruzione guidato da Lucia Azzolina, prova a metterci una «toppa», che al solito, è peggio del «buco». Ieri è stata infatti inviata una circolare che ha chiesto ai presidi di tutte le scuole di ogni ordine e grado informazioni sul numero di studenti e docenti attualmente in Cina o che siano rientrati in Italia negli ultimi 15 giorni dalla Cina. In particolare la Circolare” invita i dirigenti scolastici a compilare entro le 18 di oggi (ieri ndr)  a compilare un modulo per effettuare un «monitoraggio a mero scopo conoscitivo, di studenti, docenti e personale scolastico proveniente dalla Cina». Il monitoraggio, spiega la circolare, intende rilevare quale sia il numero degli studenti e dei docenti impegnati in attività di studio e formazione di cui si prevede il rientro nelle prossime settimane e il numero di studenti o di personale scolastico che sia rientrato negli ultimi 15 giorni dalla Cina.
Una circolare abbastanza inutile, considerato che «se è semplice fornire gli elenchi di alunni, docenti e altro personale della scuola che sia andato in Cina negli ultimi tempi per progetti scolastici, risulta arduo fornire dati relativi ai ragazzi e al personale della scuola che siano andati autonomamente nelle ultime settimane», ha spiegato il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio, Mario Rusconi. Intanto da Londra era arrivato lo stop alle polemiche da parte del premier Giuseppe Conte…
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