Regione Campania: “Troppi contagi, scuole in Dad a partire dall’8 dicembre”

Bonavitacola: ” Lo abbiamo proposto al governo, negli istituti dell’obbligo i dati sono preoccupanti”. A Napoli in mille sfruttano subito la possibilità del richiamo dopo mesi
Partita la campagna vaccinale contro il covid19 alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Dalle 8.30 sono stati aperti i cancelli dei padiglioni 1 e 2 quando c’erano già molte centinaia di operatori sanitari in attesa all’esterno del polo fieristico napoletano. La fila all’esterno è rimasta molto lunga per tutta la mattinata ma i sanitari hanno atteso con ordine il loro turno in uno dei 15 box per le vaccinazioni che andranno avanti tutto il giorno, l’attesa media è stata di circa due ore. I responsabili dell’Asl Napoli 1 prevedono di superare abbondantemente già nel promo giorno la quota di 1500 vaccinati, Napoli, 8 gennaio 2021. ANSA/CESARE ABBATE

La Regione Campania ha chiesto al governo un nuovo stop alle lezioni in presenza nelle scuole. La richiesta si estende ad elementari e medie al fine di frenare l’avanzata della pandemia. “I dati sono molto preoccupanti, soprattutto in questa fascia d’età”, dice il vice presidente della giunta Fulvio Bonavitacola, intervistato dal Tgnews di Alis Channel. “Abbiamo proposto di avere un mese di didattica a distanza nella scuola dell’obbligo a partire dall’8 dicembre. Considerando i dieci-dodici giorni dalle vacanze natalizie, sarebbero solo due settimane”.

Anche il direttore del laboratorio centralizzato dell’Azienda dei Colli, Luigi Atripaldi, aveva ipotizzato, nei giorni scorsi, un anticipo della pausa natalizia allo scopo di bloccare la diffusione del virus.

L’aumento dei contagi in Campania


L’aumento dei positivi al coronavirus riconducibili al mondo della scuola preoccupa molto. Nella settimana scorsa, negli istituti che rientrano nel territorio della Asl Napoli 1 Centro si sono registrati 166 casi: la maggior parte in scuole primarie e secondarie di primo grado, rispettivamente 54 e 58.

Sono più di mille i contatti in quarantena. E ieri, al drive in del Frullone riservato alle scuole, sono stati eseguiti 606 tamponi su 930 convocati. A questi numeri si aggiungono quelli complessivi, con l’indice di contagio che ieri è schizzato oltre il 3%, rispetto al 2,2 del giorno precedente, con 965 nuovi positivi a fronte di poco meno di 32mila test.

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca torna ad agitare lo spettro di nuove chiusure delle attività se nelle prossime settimane dovesse registrarsi “una grave espansione del contagio”.

Il presidente della Regione ha spiegato di aver “confermato al governo la piena condivisione delle misure anti Covid che puntano a contrastare il diffondersi del contagio”. Inoltre, De Luca ha aggiunto di essere d’accordo con la scelta di “separare nettamente la posizione di chi si è vaccinato da chi non lo ha fatto e da chi non intende farlo. Ma – aggiunge – occorre soprattutto evitare di vanificare l’effetto di tali misure”.

I controlli del “super green pass”

Per questa ragione, la Campania ha chiesto “che venga predisposto un piano straordinario di controlli da parte delle forze dell’ordine, per garantire la piena osservanza delle disposizioni di legge, prevedendo sanzioni fino a 1000 euro. Senza controlli costanti ed efficaci, si rischia di vanificare ogni sforzo. Quanto accaduto in Austria sia d’insegnamento”, conclude il governatore.

La macchina delle vaccinazioni sembra aver ripreso a viaggiare a pieno ritmo. Da ieri è possibile ricevere la terza dose dopo cinque mesi dal secondo richiamo rispetto ai sei previsti inizialmente.

A Napoli sono state somministrate 4541 dosi “booster”: un migliaio delle quali alla scadenza dei cinque mesi. “Molti si erano presentati ai cancelli, quando la nuova circolare non era ancora uscita in Gazzetta Ufficiale”, raccontano agli hub della Mostra d’Oltremare e della Fagianeria di Capodimonte.

Celeste Levi, insegnante in pensione, racconta: “Appena trascorsi i cinque mesi, mi sono presentata. E se mi diranno che bisognerà rifare il vaccino fra un mese, tornerò. È sbagliato perdere tempo. Mia sorella vive in Israele, lì hanno scelto di prevenire il virus, non di inseguirlo e si sta rivelando la strada giusta”.


Le somministrazioni eseguite ieri dall’Asl Napoli 1 Centro diretta dal manager Ciro Verdoliva sono state in tutto oltre 5400. Ci si può vaccinare nei due hub, nei distretti di quartiere, attraverso il medico di base oppure prenotarsi nelle farmacie. ” Dobbiamo fare in modo di convincere chi è ancora indeciso a vaccinarsi – sottolinea Rosanna D’Amore poco dopo aver ricevuto la terza dose – devono capire che questa è l’unica arma che abbiamo per uscire dalla pandemia”.

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