Bocconi, siti dei comuni troppo autoreferenziali

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“I siti web dei comuni italiani soffrono della stessa autoreferenzialità della politica. Sono, cioè, costruiti partendo dalle esigenze della burocrazia e degli amministratori e, se valutati dal punto di vista dei cittadini, si beccano una valutazione inferiore al 4 e nove comuni su 10 non raggiungono la sufficienza”.
E’ il risultato di una ricerca coordinata da Elena Bellio e Luca Buccoliero del Centro di ricerca su marketing e servizi (Cermes) della Bocconi.
La scoperta: pochissime amministrazioni comunali si servono dei social-network.

Per analizzare la capacità comunicativa e la semplicità di uso dei siti, gli studiosi hanno tenuto in considerazione 4 fattori: la tipologia di informazioni contenute nei siti, gli strumenti e le strategie web adottate, la capacità di feedback e la presenza di sondaggi, nonché l’intero processo decisionale.

La più grave pecca dei siti dei comuni è quella di non essere presenti sui social network. Ad usare almeno un social tra Facebook, Twitter e YouTube, è solo il 29,81% delle amministrazioni.
AZ

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