Poteva trasformarsi in una strage. Un bidello spara e uccide una professoressa di religione con cinque colpi di pistola. A fermare la carneficina, un altro bidello, che è intervenuto e ha bloccato il braccio dell’uomo, facendo cambiare traiettoria al sesto proiettile. E’ successo a Ragusa, nella scuola “Pappalardo” di Vittoria.
Ora l’uomo è accusato di omicidio volontario. Il movente: una passione folle repressa e mai ricambiata.
Salvatore Lo Presti, 69 anni, è convinto che il motivo per il quale Giovanna Nobile respingesse le sue avances fosse la sua posizione di bidello.
Secondo il Dirigente della squadra mobile, Francesco Marino, l’uomo sarebbe stato “colpito dalla indifferenza della donna per sentimenti assolutamente non ricambiati”.
L’insegnante si era recata a scuola per un incontro di fine anno scolastico. Dopo aver firmato delle pratiche in segreteria stava lasciando l’istituto, quando l’uomo l’ha raggiunta sulle scale e ha fatto esplodere cinque colpi.
Il dirigente scolastico dell’istituto, Sebastiano Lima, ha detto: “Stavo facendo esami in una scuola di Acate, quando mi hanno telefonato. Stentavo a crederci. Non so cosa sia scattato nella sua mente. Il primo caldo, la rabbia per dovere andare in pensione anticipatamente perché poteva ancora rimanere ancora in servizio. Ecco, questo era un suo chiodo fisso, ma da qui a sparare ce ne vuole”.
AZ