Bianchi incontra gli studenti ma non cede sulla seconda prova scritta alla maturità

Biancuzzi, Rete degli Studenti Medi: “Bianchi rifiuta di fare ciò che gli hanno chiesto tutti. A questo punto ci aspettiamo che il premier Draghi intervenga su questa cosa e faccia fare un passo indietro al suo ministro”

Un nulla di fatto, sul fronte maturità, l’incontro tra il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e le Consulte degli studenti (UCN) che non ha portato i risultati auspicati dai maturandi. “Siamo scontenti che la nostra proposta di togliere la seconda prova scritta all’esame di Stato sia stata respinta. Abbiamo visto un ministro che rimane sulle sue posizioni anche se abbiamo apprezzato il dialogo e l’iniziativa”, afferma Marco Scognamillo, coordinatore nazionale UCN.

L’incontro, però, non sembrerebbe stato del tutto infruttuoso. “Abbiamo proposto al ministro, se questo esame si dovrà fare con le due prove scritte, di diminuire il loro valore sulla votazione finale portando 70 punti su 100 al percorso scolastico (ora fermo a 40 ndr.) e 30 quello dell’esame nella sua interezza”.

Bianchi ha parlato di “ottimo spunto di riflessione”.

Pertanto il ministro si è detto disponibile a tessere un dialogo con i membri delle Consulte studentesche: “Ci siamo accordati per un altro incontro e ci sentiremo prima della firma dell’ordinanza. Abbiamo esposto il programma del coordinamento nazionale e ci è stato detto che verremo inclusi nelle task force del PNRR nei prossimi incontri”.

No alla seconda prova scritta della maturità, non si fermano le proteste degli studenti

“Valutiamo positivamente che abbia incontrato le Consulte – afferma Tommaso Biancuzzi, coordinatore nazionale Rete degli Studenti Medi – ma valutiamo molto negativamente che non abbia convocato il Forum delle associazioni studentesche. Mi sembra evidente che se le piazze chiedono a Bianchi di fare un passo indietro, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione chiede a Bianchi di fare un passo indietro, l’UCN chiede a Bianchi di fare un passo indietro, mi sembra evidente che questo rispecchi l’immagine di un ministro arroccato sulla sua torre d’avorio e assaltato da tutte le parti come l’ultimo dei giapponesi e rifiuta di fare un passo indietro su una cosa che gli stanno chiedendo tutti”.

A questo punto ci potrebbe essere un intervento del premier Mario Draghi prima che l’ordinanza sulla Maturità venga firmata, magari durante l’intervento di Bianchi nelle Commissioni preposte come indica la legge di Bilancio in merito. “Se la decisione è stata presa solo dal ministro Bianchi allora ci aspettiamo che il premier Draghi intervenga su questa cosa e faccia fare un passo indietro al suo ministro”.

Venerdì alle 16:30 sono stati convocati dagli studenti nuovi sit in davanti al Miur.

Seconda prova scritta alla maturità, il Ministero non farà nessuna marcia indietro: “Abbiamo solo applicato la legge”

Il Ministero dell’Istruzione vuole tirare dritto sul ritorno alle due prove scritte per l’esame di maturità dopo la parentesi dell’emergenza da Coronavirus. Stefano Versari, capo dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione del ministero dell’Istruzione: “C’è una norma di legge che definisce come devono essere svolti gli esami”. E sulla scomparsa della tesina: “Strumento utile in emergenza ma adesso si deve cambiare”.

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