Azienda che vai, domanda che trovi

Colloqui a porte chiuse? Il portale Glassdoor.com vi permette di entrare in azienda e conoscere le interviste fatte agli aspiranti candidati

Colloqui a porte chiuse? Il portale Glassdoor.com vi permette di entrare in azienda e conoscere le interviste fatte agli aspiranti candidati

Il toto domanda inizia dal momento in cui si è convocati. Perché ogni persona che viene selezionata da un’azienda sa che gran parte della sua assunzione dipenderà da quella mezz’ora faccia a faccia con il personale delle risorse umane. E allora prima del colloquio inizia una fase di preparazione, alla ricerca delle domande alle quali il candidato potrebbe essere sottoposto. I neolaureati non dimenticano di ripassare la tesi appena discussa, i laureandi le conoscenze acquisite fino a quel momento e c’è chi riapre vecchi manuali sempre utili a supportare la propria preparazione. Così, un po’ più sicuri della “materia”, si affronta il momento dell’incontro.

Prima i convenevoli, poi una conoscenza sommaria della persona, una breve introduzione al proprio percorso di studi o alla pregressa carriere lavorativa e infine ci si potrebbe sentir chiedere “Che tipo di cerali sei”. Attenzione, non stiamo parlando di un colloquio alla Kellogg’s ma di una domanda che un analista finanziario si è sentito rivolgere dalla Cisco System. Ma l’aspirante analista non è stato l’unico ad aver risposto a quesiti che quasi nulla hanno a che fare con l’impiego per il quale ci si era preparati.

A rivelarlo è oggi un sito di lavoro, Glassdoor.com, che raccoglie tutte le esperienze di aspiranti dipendenti di grandi aziende che increduli durante il colloquio di lavoro sono stati testimoni di strane filosofie aziendali. Sul sito, una piattaforma in cui si lascia libero sfogo ai commenti di dipendenti e aspiranti assunti, è possibile leggere il percorso che molte persone alla ricerca di un lavoro fanno per entrare in azienda. Dall’invio del proprio curriculum, al primo approccio con l’azienda fino ad una descrizione accurata del momento del colloquio.

Trasparente come una porta di vetro, Glassdoor.com permette in questo modo di conoscere un po’ più internamente alcune realtà aziendali e di essere pronti a tutto in fase di selezione. Poco importa l’azienda nella quale si andrà a discutere il colloquio. Che sia Microsoft o Apple, Google o Amazon, i responsabili delle HR cercheranno in 15 minuti di conoscere a fondo il candidato. Così non mancheranno di chiedere quanto da 1 a 10  la persona si senta strana o quando secondo loro sia giusto mentire.

Dopo aver scavato nella propria psiche si potrebbe essere catapultati in veri e propri quiz di cultura generale: cosa è successo l’anno scorso, cosa si festeggia in Italia o qual è la filosofia delle arti marziali. Un buon inizio per entrare nei meccanismi dei colloqui aziendali. E per mettere in crisi il candidato ecco subentrare alcune domande di logica a cui non sempre è possibile dare risposta. Dai prezzi della frutta alle scatole da etichettare correttamente. E dopo aver spulciato un po’ tra le domande del sito non resta che augurare a tutti i futuri candidati un grande in bocca al lupo.
a.d.r.

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