Allarme 212 mila cattedre vuote da settembre: “Serve una stabilizzazione per titoli e servizio”

Dopo il “no” del ministro Bianchi, oggi il sottosegretario Sasso (Lega) torna a parlare di una “sanatoria” per trovare i nuovi prof.

Se il ministro Bianchi l’aveva esclusa, c’è chi alla sanatoria per la stabilizzazione dei precari della scuola ci sta ancora pensando. Tra di loro c’è sicuramente il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso che, intervistato dal Corriere della Sera, torna a prospettare un esito diverso da quello individuato dal ministro Bianchi per trovare al più presto quell’esercito di nuovi professori funzionali alla ripresa della scuola dal prossimo anno scolastico.

“Servono nuovi professori e per questo dobbiamo fare un piano di stabilizzazione dei precari – spiega – Ci saranno 212 mila cattedre vuote il prossimo anno. Se sto parlando di una sanatoria? La chiamerei più una stabilizzazione per titoli e servizio”. Parole però, quelle del sottosegretario della Lega, non del tutto in linea con le dichiarazioni del ministro Bianchi che proprio pochi giorni fa aveva escluso il ricorso a una sanatoria per la stabilizzazione, rimandando tutto alla decisione del Parlamento.

Sasso poi è tornato a parlare della decisione del Governo, d’intesa con le Regioni, di prevedere dal prossimo 26 aprile il ritorno in aula per gli studenti delle scuole superiori al massimo al 60%, lasciando quindi il 40% dei ragazzi in DaD.

“È chiaro che le criticità̀ ci sono e non possono essere risolte in pochi giorni. Ma il Governo è al lavoro per migliorare la situazione delle scuole. Sono del resto state stanziate risorse importanti con cui, nella loro autonomia, le scuole possono decidere come spendere per garantire più sicurezza” ha aggiunto. Tra le idee messe in campo quello dell’acquisto di mascherine Ffp2 e test salivari ma anche la possibilità di trovare spazi all’aperto dove poter far svolgere le lezioni. “Abbiamo l’esigenza di trovare anche altri spazi pubblici all’aperto da usare come aule. Purtroppo in questi mesi non è stata fatta una riflessione seria sul numero di studenti nelle classi: bisogna ridurlo. Ecco perché servono nuovi professori e per questo dobbiamo fare un piano di stabilizzazione dei precari, ci saranno 212 mila cattedre vuote”.  

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