Marcia indietro per il rientro in classe: torna in presenza (per ora) solamente il 60%

Il Governo deve ripensarci dopo i dubbi dei presidenti di Regione (e dei presidi). Ecco tutte le regole e i dubbi del rientro in classe

Il Governo deve ripensarci dopo i dubbi dei presidenti di Regione (e dei presidi). Ecco tutte le regole e i dubbi del rientro in classe

Frenata al 60%. E per qualche Regione si tratta ancora di un numero troppo alto. Per il momento, e cioè da lunedì prossimo, anche se l’obiettivo è arrivare a giugno con il 100% in presenza, via libera al ritorno in classe del 60% degli studenti delle scuole superiori in zona in zona gialla e arancione e almeno il 50% delle zone rosse.

PER QUALCUNO E’ TROPPO ANCHE COSI’

L’hanno spuntata i governatori (e i presidi), preoccupati dalla difficoltà di far rispettare le regole, dai trasporti fuori alle distanze a scuola, fino ai dispositivi di protezione individuale da garantire al personale docente. Anche se c’è chi, come il presidente delle Regione Campania, Vincenzo De Luca, ritiene una percentuale “troppo alta”, rispetto alla situazione attuale, anche il rientro negli istituti di 6 alunni su 10.

IL NO DEI SINDACATI A ORARI PIU’ LUNGHI

Così, di fronte alle preoccupazioni di chi deve organizzare la riapertura delle scuole superiori, il Premier Mario Draghi, che avrebbe voluto un ritorno completo sui banchi, per ora ha dovuto compiere una parziale retromarcia. Per la ministra agli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, la colpa è anche dei sindacati, come ha detto a La Stampa: “Sarebbe bastato allungare l’orario scolastico, come detto in parlamento dal Premier, ma loro non hanno voluto”.

C’E’ SEMPRE IL NODO TRASPORTI

Il rientro al 100% però sarebbe stata una soluzione “tecnicamente impraticabile” ha detto Massimiliano Fedriga, neo presidente della Conferenza Stato-Regioni. Che sarà protagonista del tavolo sui trasporti pubblici, uno dei veri nodi legati alla ripresa della didattica in presenza. Per il collega Luca Zaia, governatore del Veneto, l’unica soluzione è “rassegnarsi” ad aumentare le capienze dei bus, per ora previste al massimo fino alla metà di quella solitamente consentita.

TEST SALIVARI, SI ATTENDE IL VIA LIBERA

Sul fronte dei controlli a scuola si attende il via libera ai test salivari periodici, che verrà dato con una circolare del ministero della Salute. Tra gli esperti del Comitato tecnico scientifico che ritengono eccessive le riaperture, il fronte critico è soprattutto concentrato sugli sport di contatto, ritenuto rischio di nuovi focolai e di veicolare le nuove varianti.

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