Aerazione a scuola, lettera dei presidi del Lazio: “Dove sono i fondi e le linee guida?”

La questione tiene ancora banco. E diventa ancora più importante ora che Sars Cov 2, con la sua contagiosissima sotto variante Omicron 5, sta dilagando e ha portato il numero dei positivi “ufficiali” a oltre un milione

Le linee guida per l’areazione nelle scuole erano state annunciate a febbraio ma mai emanate, la denunciai in una lettera. Ora la questione aerazione nelle scuole è diventata più importante visto che Sars Cov 2, con la sua contagiosissima sotto variante Omicron 5, sta dilagando e ha portato il numero dei positivi “ufficiali” a oltre un milione. Il protocollo “finestre aperte” in classe non può essere neanche lontanamente preso in considerazione a oltre due anni dalla pandemia. E così i presidi chiedono ora cosa far in vista dell’autunno che potrebbe essere più difficile da gestire di quanto chiunque pensasse.

La lettera dei presidi

In una lettera, come riporta Il MessaggeroMario Rusconi e Cristina Costarelli, rispettivamente a capo dell’AssoPresidi di Roma e del Lazio, chiedono indicazioni precise a Campidoglio e Città Metropolitana: “Diteci cosa pensate di fare con i sistemi di aerazione e i riscaldamenti in vista di settembre quando si tornerà in classe e il Covid-19 non sarà ancora sconfitto. Gli enti gestori delle scuole – spiega Rusconi – non ci hanno comunicato nessuna azione che intendono intraprendere sui lavori, ritenuti necessari anche da molti virologi, per garantire una maggiore sicurezza negli istituti e se i lavori di adeguamento e miglioramento non partono ora, in estate, quando dovrebbero partire?”.

Anche perché – tenendo presente che ci sono stati casi di ragazzi che dovranno recuperare l’esame di maturità perché positivi – bisognerà evitare che gli studenti si ammalino perdendo. “È fondamentale procedere da subito con dei piani per adeguare le scuole ad affrontare la ripresa” sottolinea Cristina Costarelli che è anche dirigente del liceo Scientifico Newton. Per non rischiare “nuovi focolai” con la certezza di dover lasciare aperte le finestre anche in inverno. I presidi lo chiedono da tempo: “Servono interventi strutturali che rendano sicuri gli ambienti”.

Lo spettro di Omicron 5

Gli enti locali possono decidere in base alle risorse disponibili dove e quando intervenire. “La nostra è una battaglia che portiamo avanti da mesi – conclude la Costarelli – a febbraio il sottosegretario alla Salute Andrea Costa aveva annunciato delle linee guida sul discorso aerazione cui poi sarebbero dovute seguire delle risorse ma ad oggi non ci sono le linee guida né tanto meno fondi finalizzati quindi gli enti locali, gestori delle scuole, viaggiano in propria autonomia e ci sono nelle Marche ad esempio diversi cantieri già avviati”. Senza contare che nonostante le fasce più giovani abbiamo raggiunto un tassi di vaccinazione abbastanza alto potrebbero reinfettarsi con Omicron 5.

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