“Ius Scholae? La priorità è il rinnovo del contratto dei docenti. 50 euro di aumento non bastano”

Il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, torna a chiedere un impegno del (suo) governo per il rinnovo del contratto degli insegnanti. “Basta perdere tempo in Parlamento sui temi della cittadinanza agli studenti stranieri”.

Meglio il contratto dei docenti che lo Ius Scholae: è il pensiero del sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso che torna a chiedere un impegno del (suo) Governo sul fronte del rinnovo del contratto degli insegnanti e, al tempo stesso, un rallentamento della discussione sulla riforma delle norme per la concessione della cittadinanza.  

“Il PD e il Movimento 5 Stelle vogliono minare il Governo e bloccare Camera e Senato su temi divisivi e lontani dalle emergenze degli italiani: su cittadinanza facile e liberalizzazione della cannabis la Lega farà muro in Parlamento e nel Paese. Invito queste due forze della maggioranza a seguirci su temi seri, come ad esempio l’adeguamento dello stipendio degli insegnanti – attacca Sasso – Chi si occupa dell’istruzione e della formazione dei nostri figli attende da dieci anni il rinnovo del contratto nazionale e non può certo dirsi contento per un incremento di 50 euro mensili, che non coprono nemmeno il rialzo dei prezzi causati dall’inflazione”.

Per il sottosegretario i docenti meritano un giusto riconoscimento visto che si tratta di “donne e di uomini che non si sono mai fermati durante la pandemia, che hanno mostrato una straordinaria capacità di adattamento e che hanno garantito un servizio pubblico essenziale per i cittadini non possono essere trattati in questo modo, al limite dell’insulto. Bisogna lavorare fin da ora affinché nella Legge di Bilancio vengano previste le risorse necessarie ad adeguare gli stipendi dei docenti, riducendo almeno in parte l’enorme divario salariale rispetto ai colleghi europei. Su questo la Lega c’è – conclude Sassi – ma anche le altre forze della maggioranza devono dimostrare senso di responsabilità”.  

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