Nessuna rivalsa, poche frecciatine polemiche e molti consigli per gli studenti che sono andati ad ascoltarla: questa è la Jill Abramson che ieri mattina ha tenuto il “commencement speech”, ovvero il discorso per elogiare e ispirare i neolaureati della Wake Forest University.
A pochi giorni dal suo improvviso (e in parte oscuro) licenziamento, l’ex direttrice del New York Times non ha voluto alimentare la polemica, lasciando a bocca asciutta i numerosi giornalisti accorsi per la sua prima uscita ufficiale da illustre disoccupata.
“Fategli vedere di che pasta siete fatti. Non lasciatevi mai scoraggiare, anche quando verrete scaricati o riceverete dei rifiuti”, così la Abramson ha voluto spronare le giovani menti della Wake Forest. Un discorso che a tratti ha ricordato quello tenuto da Steve Jobs alla Stanford University nel 2005 (famoso soprattutto per la frase “Stay hungry, stay foolish”). “Cosa sarà di me adesso? Non lo so. Perciò sono esattamente sulla stessa barca in cui si trova la maggior parte di voi”, ha proseguito l’ex numero uno della redazione più famosa del mondo.
Nessuna polemica, nemmeno quando dal pubblico le chiedono cosa intenda fare con il tatuaggio che le copre la spalla: quella “T” iniziale del sua grande amore per la testata newyorkese: “Non c’è nessuna possibilità che lo tolga – ha commentato Jill Abramson, che sul suo futuro di giornalista ha mostrato la stessa decisione: “Perdere un lavoro che ami fa male. Ma il giornalismo che tiene a bada il potere resta fondamentale per la nostra democrazia. Questo è un mestiere di cui intendo continuare a far parte”.