Violenza negli atenei, i rettori: “Università resti il luogo dove tutti possono esprimersi”

Franzini (Statale di Milano): “Limitazioni di accesso? Tecnicamente impossibile”. Zucchi (Università di Pisa): “Criticare alcuni atti del governo israeliano non è antisemitismo”

Nessuna limitazione agli spazi universitari e nessuna corsia preferenziale agli incontri pubblici negli atenei: è quanto deciso dai rettori italiani riunitisi per un incontro con il ministro Bernini a margine della riunione mensile a Roma, presso la sede della CRUI. Ma la ricerca e le partneship con le università israeliane e palestinesi rimane “perchè i ponti di pace si fanno anche con la ricerca”.

“Dobbiamo fare in modo che gli atenei restino una casa delle libertà dove tutti possono esprimere le proprie opinioni nei limiti della correttezza e della democrazia, qualunque sia il tema. Dobbiamo fare in modo che tutti possano esprimersi, fare in modo che episodi di intolleranza, perché questo abbiamo vissuto a Napoli dove non vi è stata una richiesta di dibattito, ma una richiesta di esclusione, non vengano accettati. Il tema è quello dell’intolleranza, bisogna ascoltare tutti e far sapere che l’università è la casa di chi vuole discutere perché se noi le chiudiamo le università è la fine”, afferma Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, fuori dalla sede della CRUI dopo l’incontro dei reittori.

Gli fa eco Massimiliano Fiorucci, rettore dell’Università Roma Tre: “Le università sono luoghi di dialogo, discussione, aperti a tutti. L’importante è che le opinioni siano riportate ragionevolmente e ciò che ripudiamo è la violenza, per il resto si può parlare di tutto. L’università è un luogo sempre aperto al confronto, quando ci sono episodi di violenza, sia essa verbale o non verbale, quando è impedito a qualcuno di parlare, faremo in modo che questo non succeda e che ci sia un confronto anche su posizioni diverse ma dove le opinioni si possono tutte esprimere”. “Ieri a Bologna è stata una giornata un po’ movimentata ma anche molto bella, siamo riusciti a fare un’inaugurazione dell’anno accademico dal mio punto di vista bellissima anche se non facile da gestire. Il senato accademico di Bologna ha deliberato tre giorni fa di supportare gli studenti come abbiamo sempre fatto. Credo che sia molto importante per l’università collaborare con tutte le imprese”. Così Giovanni Molari, rettore dell’Università di Bologna. “Sicuramente è un momento carico di tensione, speriamo di risolverlo prontamente. Sicuramente la situazione non è drammatica, l’ateneo deve rimanere un luogo di dialogo e di confronto, l’importante è che non si finisca nella violenza. Limitare l’accesso? In un’Università come la mia non si può neanche pensare di limitare gli accessi, con 40 sedi è tecnicamente qualcosa di impossibile”. Così Elio Franzini, rettore dell’Università degli Studi di Milano.

Per Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa, “l’università è il luogo dove si parla e dove si discute con una regola di ingaggio fondamentale: evitare la violenza, di tutti i tipi anche verbale di non far parlare gli altri. Noi a Pisa abbiamo fatto un senato accademico aperto, siamo contrari al boicottaggio delle università israeliane perché bisogna costruire dei ponti e non barriere. Aperta una riflessione sul tema dell’antisemitismo per chiarire un concetto: criticare alcuni atti dell’attuale governo israeliano non è azione di antisemitismo o mancanza di rispetto della comunità ebraica, bisogna distinguere i popoli dalla critica di certi atti. Il clima è teso e in generale dobbiamo spingere gli studenti ad un atteggiamento dialogante. Il problema è in Palestina e in Israele, se il mondo non riuscirà a convincere, ad imporre un cessate il fuoco, non si risolverà il problema”.

Cosa dice la CRUI

“Gli atenei sono comunità di studenti, docenti e personale tecnico e amministrativo che, attraverso la formazione, la ricerca scientifica e il dialogo, generano e trasmettono nuovo sapere, fondato sul confronto, anche aspro e determinato, fra tesi diverse. Argomentate e non gridate. Sostenute dall’esercizio della ragione e non imposte. La CRUI ribadisce che la violenza contraddice l’essenza stessa dell’università, sede naturale del pensiero critico, e rinnova la propria ferma condanna per qualunque atto teso a silenziare con la prevaricazione l’opinione altrui. In quest’ottica, la CRUI, a seguito dell’incontro avvenuto oggi con il Ministro Anna Maria Bernini, conferma l’impegno ad adottare buone pratiche orientate alla preservazione del diritto di esprimere qualunque opinione all’interno degli spazi universitari, nel rispetto del confronto culturale, del vivere civile e dei valori fondanti della Costituzione della Repubblica”. Questo il comunicato ufficiale della Conferenza dei rettori delle università italiane.

LEGGI ANCHE:

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Pioltello, i docenti della scuola a Corriereuniv: "Noi maltrattati dalla politica"

Next Article

Si presenta in classe con la maglietta pro Palestina: bufera su una docente

Related Posts