Via le mascherine da scuola? Se ne riparla a settembre. La maturità sarà ancora a viso coperto

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, spegne le speranze di studenti, docenti e genitori che chiedevano di poter passare in classe l’ultima settimana di scuola e l’esame di Stato senza il dispositivo di protezione. “Obiettivo è quello di toglierla per l’inizio del prossimo anno scolastico”.

Le speranze di trascorrere nelle aule l’ultima settimana di scuola senza mascherina sono quasi zero, lo stesso discorso per l’esame di maturità. Tutto rimandato quindi a settembre quando, salvo una nuova impennata dei contagi da Coronavirus, studenti e docenti potranno finalmente scoprirsi il viso durante le ore passate a scuola dopo più di due anni da incubo.

La conforma arriva dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa che questa mattina è stato ospite degli studi di Rainews24. “Sulle mascherine a scuola ritengo ci siano le condizioni per togliere le mascherine durante le attività didattiche, ma nel Governo ci sono sensibilità diverse e credo che mantenerle non sia una scelta scientifica ma più un’interpretazione politica: ha prevalso questa linea – ha spiegato Costa – Ormai però siamo agli sgoccioli dell’anno scolastico. Credo invece che l’obiettivo che non possiamo permetterci di fallire è quello di ricominciare il nuovo anno scolastico non solo in presenza ma senza mascherina”.

Quindi, nonostante il pressing per togliere il dispositivo di protezione personale in aula sia stato pressoché bipartisan (con il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso in prima linea per chiedere di mettere in soffitta la mascherina soprattutto in queste settimane di caldo e afa estiva) gli studenti italiani dovranno rassegnarsi a concludere anche l’anno scolastico 2021/2022 con naso e bocca coperti.  

Alla richiesta di commentare l’apertura in prima pagina del quotidiano La Verità con un articolo intitolato “Via le mascherine, giù i contagi”, il sottosegretario ha ribadito la bontà della scelta di puntare tutto sulle vaccinazioni: “Impostare il discorso in questo modo significa veicolare un messaggio sbagliato e alimentare un clima di sfiducia. Oggi i nostri contagi fortunatamente scendono perché siamo di fronte ad una popolazione che al 92% è vaccinata. Contestualmente c’è anche l’allentamento delle misure restrittive, ma questo è stato possibile grazie al piano di vaccinazione e grazie alla responsabilità dei cittadini che hanno aderito alla campagna vaccinale”.

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