Venti anni per la Sun. Rettore Rossi: “l’ateneo è un ascensore sociale”

Nella splendida cornice della Cappella Palatina della Reggia di Caserta, la Seconda Università di Napoli ha celebrato il ventennale della nascita dell’ateneo con una cerimonia cui hanno preso le massime autorità accademiche della Campania.

Nella splendida cornice della Cappella Palatina della Reggia di Caserta, la Seconda Università di Napoli ha celebrato il ventennale della nascita dell’ateneo con una cerimonia cui hanno preso le massime autorità accademiche della Campania.

Ad aprire la manifestazione, il prof. Francesco Rossi Magnifico Rettore dell’ateneo che nella sua ampia relazione ha spiegato il percorso dell’università in questi venti anni. “La storia di questo ateneo è soprattutto quella legata ai suoi studenti e alla loro formazione. Una storia che ha visato crescere il numero degli studenti da 7.504 nel 1992 per arrivare oggi a circa 30mila – ha continuato – la nostra università catalizzatore di legalità, rappresenta anche un forte ascensore sociale, un’opportunità di riscatto culturale, un attrattore di innovazione e nuova imprenditoria ad alto contenuto tecnologico, un’opportunità di formazione e di una futura occupazione per migliaia di giovani”.

Molto atteso il Ministro Profumo che a causa di imprevisti impegni istituzionali non ha potuto prendere parte alla cerimonia. Presente invece il Presidente della Crui Marco Mancini che ha così esordito: “Venti anni possono sembrare pochi se non si considerano i problemi e rischi di collasso dell’università italiana in questi anni”. Parla di riscrittura del mondo del lavoro e di cervelli italiani all’estero che dimostrano sempre di essere i migliori non appena vengono loro fornite le strutture e le apparecchiature utili ai loro studi. “Devo dire che oggi le università operano “nonostante”: nonostante la bassissima quota di investimenti, nonostante le retribuzioni ferme da anni, nonostante la mancanza di reti integrate per le infrastrutture della ricerca” ha proseguito Mancini.

Hanno partecipato alla celebrazione anche il Direttore Generale d’ateneo Annamaria Gravina e i rappresentanti degli studenti Giovanni Garofalo e Pietro Smarrazzo. Quest’ultimo nel suo intervento ha voluto sottolineare: “Chi ha detto che siamo dei bamboccioni e degli sfigati non ha mai conosciuto uno studente universitario e soprattutto, ha sempre vissuto in una torre d’avorio”.

Martina Gaudino

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