Valditara: “Impegno a mantenere stesso numero di insegnanti anche se scende natalità”

“Mi impegnerò a migliorare il quadro concorsuale per dare un necessario cambio generazionale a chi insegna nella scuola”. E promette più insegnanti di sostegno

“Malgrado la denatalità e la diminuzione degli alunni per classe, cercherò di tenere lo stesso numero di insegnanti. Non può esserci merito senza dignità”. Passaggio chiave della presentazione programmatica del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Il titolare del dicastero di Viale Trastevere ha esposto le linee programmatiche dinanzi alle Commissione VII Cultura di Camera e Senato. Il rischio della norma contenuta in legge di Bilancio era quello di chiudere oltre 700 scuole nelle zone montane, isolane e più soggette a spopolamento e diminuzione democrafica.

“Il governo Meloni vuole mettere la scuola al centro. Attenzione ai bisogni di docenti, Ata e studenti. La scuola non deve essere paternalistica, ma deve valorizzare i talenti di tutti. Una scuola che si adatti agli studenti e non il contrario. Grande alleanza tra scuola, famiglia ed enti territoriali per dare piena attuazione al dettato costituzionale. La scuola deve essere un ascensore sociale, deve essere luogo di rispetto reciproco, una scuola che guarda al futuro”.

E ancora: “Fondamentale il ruolo del docente, occorre valorizzare la sua figura. Occorre sburocratizzare la scuola, semplificare. L’obiettivo finale è quella arrivare alla modifica del Testo Unico del 1994, credo che sia giunta l’ora di farlo. Per me sarà centrale il dialogo con le organizzazioni sindacali, delle Regioni, delle Province e dei Comuni, oltre che con le Commissioni parlamentari”. Poi il ministro in un passaggio rivendica i discussi 90 milioni dati alle scuole paritarie non lucrative anche in un’ottica di battaglia contro la dispersione scolastica.

Docenti e cyberbullismo

“Il reclutamento del personale docente rappresenta uno dei passaggi più difficili, l’alto numero di aspiranti rappresenta certamente anche una ancora elevata attrattività benché ci sia una forte forma di precariato. Il quadro concorsuale necessita di alcune migliorie rispetto al quadro generale per garantire qualità del profilo docente e garantendo quel necessario ricambio generazionale senza il quale non ci potrà essere sviluppo della scuola”.

E sul cyberbullismo: “Ministero rafforzerà la sua azione contro il bullismo, particolamente forti dopo il lockdown. Che nei casi più gravi possono portare all’abbandono scolastico. Per l’uso sicuro del web il ministero aggiornerà le linee contro la prevenzione, ho costituito un gruppo di lavoro volto ad approndire la più ampia espressione del concetto di rispetto: degli insegnanti, dei propri compagni e dei beni pubblici. Realizzare clima di convivenza civile e nei casi di fallimento rendee protagonista alla scuola sulle possibilità di recupero a cui ho voluto dare un contributo in risorse in questa legge di Bilancio”. E poi un passaggio sul tema della disabilità a scuola. “Mi impegnerò ad aumentare gli insegnanti di sostegno. Arrivando a sclete basate sull’efficiacia dei risultati, rafforzare l’inclusione nelle nostre scuole non può che aiutare i nostri ragazzi con difficoltà nell’apprendimento”.

Semplificazione normativa e Redditori di cittadinanza

Sburocratizzare la scuola. “Il nostro ecosistema scuola è caratterizzato da una profonda complessità di gestione. Dalla contabilità alla gestione del personale, dalla trasparenza alla privacy, togliendo risorse al buon funzionamento delle principali funzioni scolastiche. Ho messo insieme un gruppo di lavoro per creare un vero e proprio piano: tre livelli di intervento, semplificazione normativa, interventi tecnologici e operativi. Ormai sono 20 annidi stratificazione legislativa nel settore, è giunto il mondo di sistemare questo insieme di strati legislativi e rendere più chiara l’applicazione della legge”.

Reddito di cittadinanza. “Ritengo sia necessario avviare un confront, scevro di orpelli idelogici, al giorno d’oggi non è possibile calpestare il diritto aloo studio o educare i ragazzi a rimanere a spese alla società, al contempo queto periodo storico e la presenza di specifiche misure del pnrr sulla dispersione scolastica, ci consentono di intervenire su queste persone per migliorare il loro bagalgio informativo e avere più possiiblità nel mercato del lavoro. Mio impegno è trovare le risorse per attuare questa possibilità”.

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