Giunge a conclusione l’indagine “University of crime”, aperta in seguito a vari reati commessi tra giugno e luglio a Forlì. Gli autori di queste azione sarebbero due studenti universitari incensurati di 20 e 23 anni, il primo nato in Romania e residente in provincia di Macerata, il secondo di origine libica e abitante nel Reggiano.
Già in manette, i giovani dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso, lesioni personali aggravate, furto aggravato e continuato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale. Il romeno è stato rintracciato nei pressi di Camerino, dove era in vacanza, il libico era già detenuto a Forlì, dopo essere stato arrestato in flagranza per aver opposto resistenza ai militari durante le operazioni per il suo rintraccio nella prima fase delle indagini.
I due giovani sono ritenuti autori di vari reati: una prima rapina a due donne che passeggiavano di sera in centro, una seconda rapina ad una ciclista polacca in bici (che aveva avuto 30 giorni di prognosi per una frattura a un piede), un furto con scasso in una Coop e un altro nella sede della polisportiva ‘Ederà.
Durante la prima fase delle indagini i carabinieri avevano recuperato gran parte della refurtiva nei loro alloggi, in una residenza universitaria di Forlì: articoli sportivi, bici, tessere bancomat, addirittura un defibrillatore. I due rivendevano anche gli oggetti rubati, non per tornaconto economico ma per bullismo: il divertimento, hanno ‘confessato agli investigatori, era quello di ‘sfidare le forze dell’ordine.
