Università Bicocca, protesta degli studenti: “Bloccate gli accordi con Israele”. L’ateneo: “Dialoghiamo con tutti”

Blitz del collettivo Cambiare Rotta durante il Senato accademico. Una ragazza si incatena nell’atrio

Proteste in corso all’università di Milano-Bicocca, dove un gruppo di manifestanti – con l’organizzazione giovanile Cambiare Rotta – sta chiedendo al Senato Accademico di “fare come a Torino”: “Blocchiamo anche in Bicocca gli accordi Maeci con Israele”. Una studentessa si è incatenata nell’atrio. I compagni restano in presidio alle porte dell’U6, in piazza dell’Ateneo Nuovo, mentre una delegazione viene ricevuta dal Senato. “Non ce ne andremo finché non otterremo quello che chiediamo”, la promessa.

La mobilitazione milanese, nel solco di quanto successo a Torino e a Bari, apre una settimana di agitazioni: il 9 aprile è in programma uno sciopero del comparto università. “Rinnoviamo la richiesta di un incontro pubblico con la rettrice e presidente della Crui Giovanna Iannantuoni e rilanciamo il boicottaggio accademico”, spiegano da Cambiare Rotta.

L’ateneo: “Dialoghiamo con tutti”

In serata è arrivata la risposta dell’ateneo, con un documento proposto dal rettorato e approvato dal Senato accademico, dal titolo “Formazione e ricerca come strumenti di dialogo e diplomazia”. Nel testo viene ribadito che “l’Università di Milano-Bicocca dialoga con istituzioni scientifiche israeliane e palestinesi ritenendo prioritario mantenere i rapporti con il mondo scientifico e accademico, utilizzando lo strumento della diplomazia scientifica quale sostegno al processo di pace, anche partendo dalle collaborazioni con i colleghi e le colleghe israeliani e palestinesi”.

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