Dalla mattina, con il sole o con la pioggia, riempiono le piazze con i giallo e azzurro della bandiera ucraina insieme ai colori dell’arcobaleno di quella della pace. Sono giovani, bambini, anziani, lavoratori, studenti e studentesse, uomini e donne in tutte le piazze d’Italia per dire no alla guerra che la Russia ha portato in Europa con l’invasione dell’Ucraina.
“Sappiamo da che parte stare: contro la guerra e contro ogni imperialismo, senza se e senza ma. In questi giorni scenderemo in piazza in tutta Italia, perché le guerre le decidono i potenti e il sangue che scorre è quello dei popoli, perché le guerre le vincono i ricchi e le perdono i poveri. L‘Europa deve subito aprire le sue frontiere alle donne e agli uomini in fuga dalla guerra, dalle bombe, dalla morte. La reazione non può e non potrà essere quella dell’ennesimo dispiegamento di forze militari: se c’è una risposta possibile è quella della pace”. Scrive nel sul profilo instagram l’Unione degli Studenti.
“Oggi abbiamo riempito e riempiamo le piazze per la pace e il disarmo perché la nostra generazione ha chiaro il problema. Pensare di Risolvere le questioni aperte con la forza e il militarismo è miope e ci riporta ad altri tempi che non vorremmo mai rivivere. Gli studenti hanno chiaro che in un mondo del futuro non c’è spazio per la guerra. Vogliamo pace e disarmo, stop a vendita di armi e smilitarizzazione dell’Europa”. Dichiarano gli studenti della Rete degli Studenti Medi.
Sfilano tra le strade di Roma anche gli studenti del collettivo La Lupa: “Oggi eravamo in piazza con la Rete Pace e Disarmo, diciamo no alla Nato e no a Putin. Siamo contro questa guerra imperialista il cui unico scopo è il profitto e gli interessi economici che speculano sulla vita delle persone e sui territori che saranno come sempre i più colpiti”.
“Non ci sono giustificazioni possibili per la violazione della libertà di un popolo – afferma Francesco Calderone (Fds Lombardia) -. Condanniamo fermamente le decisioni del presidente Putin e sosteniamo con convinzione la popolazione ucraina. Bisogna opporsi con decisione a questo atto di vile autoritaritarismo. La Federazione degli Studenti manifesta per la pace in oriente, in queste ore sottoposto ad una pressione inimmaginabile. C’è un popolo che soffre, non possiamo essere indifferenti. Ci sono persone che muoiono, non dobbiamo essere indifferenti. Sempre contro l’imperialismo e sempre contro le aggressioni”.
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