Tumori biostampati in 3D per fare ricerca

Un’innovazione australiana nella stampa tridimensionale offre nuovi strumenti nella lotta contro il cancro. La start-up Inventia ha creato una biostampante 3D che può produrre cellule umane a ritmo rapido, permettendo di coltivare rapidamente tumori realistici per testare farmaci anticancro. Chiamata Rastrum, la stampante emula la tecnologia a gettito d’inchiostro per produrre cellule e può allo stesso tempo condurre una serie di esperimenti. “Uno dei commenti che abbiamo avuto da un ricercatore è che ha potuto produrre più modelli di cellule con Rastrum in poche settimane, di quanti ne aveva prodotti in precedenza in un’intera tesi Ph.D”, ha detto alla radio nazionale Abc il funzionario operativo capo della Inventia, Cameron Ferris. “Noi speriamo che questo darà forte impulso alla ricerca sul cancro”, ha aggiunto.
La piccola e giovane Inventia ha potuto realizzare l’innovazione grazie al sostegno finanziario ricevuto dal colosso australiano del software Atlassian, il cui cofondatore Scott Farquhar ha detto di aver investito nel progetto perché molti laboratori di ricerca sui farmaci hanno bisogno di nuova tecnologia. “E’ la prossima grande frontiera, se guardiamo alle molte industrie che hanno già digitalizzato, mentre la ricerca medica è una delle aree meno avanzate in questo. Una volta che i problemi sono convertiti in problemi di software, le cose progrediscono molto più rapidamente, ma la ricerca medica per qualche ragione è rimasta indietro in questo”, ha detto. Rastrum “avrà un profondo impatto sugli studi del Centro per la Genomica Funzionale di Melbourne – ha detto la direttrice Kaylene Simpson -. E’ una svolta per noi che operiamo nella scienza basata sulle scoperte, ora potremo sperimentare migliaia di farmaci”.
ANSA

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