Instagram nuoce gravemente alla salute, soprattutto a quella mentale degli adolescenti. L’accusa arriva, sembra impossibile anche solo pensarlo, dal proprietario del popolare social network ovvero quella gigantesca macchina da dollari che è Facebook di Mark Zuckemberg. Qualche giorno fa, infatti, il Wall Street Journal (come ricorda oggi un articolo del Resto del Carlino) è entrato in possesso di un rapporto top secret commissionato proprio da Facebook in cui si è voluto analizzare gli effetti sulle fasce d’età più problematiche (quelle che vanno dai 12 anni in su) della visione di post sul proprio corpo o sul proprio stile di vita su Instagram. La sintesi è impietosa: vedere una influencer con un fisico perfetto che fa colazione sulla terrazza di un hotel a 5 stelle superior provoca disturbi seri in chi è in conflitto con il proprio corpo, cioè buona parte degli adolescenti del pianeta, ma anche in chi quella colazione top non se la può permettere e, forse, mai se la permetterà nella vita.
Per questo il rapporto specifica che “la tendenza a condividere solo i momenti migliori della propria vita, la pressione per apparire perfetti e un prodotto che crea dipendenza possono fare precipitare gli adolescenti verso i disturbi alimentari, un senso malsano del proprio corpo e la depressione”.
Per rendere reali queste accuse il quotidiano statunitense racconta anche il caso di Anastasia Vlasova: approdata sul social con i filtri a 13 anni, in poco tempo è finita in terapia per disturbi alimentari. Oggi è maggiorenne ed è riuscita a capire il motivo di quella sua crisi: troppo tempo a fare paragoni – anche tre ore al giorno – fra gente apparentemente senza un difetto. Come lei, riporta lo studio commissionato da Facebook, il 32% delle adolescenti ha detto che quando si sentiva male nel proprio corpo grazie a Instagram stava peggio. Aspetti non proprio irrilevanti per una app in continua crescita a livello planetario: il 40% degli utenti di Instagram, infatti, ha meno di 22 anni e sono oltre 22 milioni gli adolescenti vi accedono ogni giorno negli Stati Uniti (su Facebook sono meno di 5 milioni).
Qual è allora la medicina per guarire dal mal di Instagram? Magari guardare (e fare) come Matilda De Angelis che qualche mese fa postò una foto del suo viso al naturale senza trucco. L’attrice, volto emergente del cinema italiano e internazionale, mostrò la sua acne quasi con orgoglio. A patto però che restino severamente vietati ai minori i post di tutti gli altri influencer che documentano minuto per minuto la loro vita da sogno. Difficile se non impossibile.