Test Medicina, Consiglio di Stato salva la graduatoria dei Tolc

L’ordinanza cautelare ribalta la decisione del Tar che aveva annullato bando e decreto del 2023. Ma resta il nodo sulla salvaguardia dei “quartini”
WCENTER 0XNJAJTAJL Studenti ai test di medicina ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

A una settimana dalla scadenza delle iscrizioni per la nuova prova nazionale del 28 maggio e 30 luglio di Medicina arriva l’ennesimo colpo di scen: il Consiglio di Stato ha riprisitano il bando e la graduatoria dei Tolc-Med del Cisia dello scorso anno.

Con un’ordinanza cautelare il Consiglio di Stato ha ripristinato la validità del bando e della graduatoria dei Tolc, ribaltando di fatto quanto deciso dal Tar il 10 gennaio scorso. Così facendo viene anche offerto un argomento in più per la tutela dei cosiddetti “quartini”, cioè coloro che hanno sostenuto le prove nel 2023 quando erano ancora in quarta superiore ottenendo un punteggio così alto che gli sarebbe valso l’accesso quest’anno una volta conseguito il diploma.

La sorte degli studenti “quartini”

Nell’esaminare il tenore delle censure formulate, “corredate da documentazione tecnica con cui è illustrato il criterio statistico utilizzato e la sua coerenza con le esigenze di rendere la selezione omogenea” i giudici amministrativi hanno deciso di accogliere le istanze cautelari del consorzio Cisia e delle amministrazioni resistenti oltre che quelle dei “quartini”. Disponendo, quindi, di far rivivere “l’efficacia della graduatoria concorsuale annullata in primo grado, con ogni ulteriore conseguenza ai fini del suo eventuale scorrimento”.
Al tempo stesso viene invece respinta l’istanza del ricorrente principale che aveva chiesto l’ammissione in soprannumero ai corsi di laurea per cui ha fatto domanda. Nel compensare le spese il Consiglio di stato ha fissato per il 9 luglio l’udienza nel merito.

Anche se arrivasse già il 9 luglio l’eventuale sentenza di merito giungerebbe a prima sessione del test d’ingresso 2024 già svolta e molto vicina alla seconda visto che le due prove si terranno, rispettivamente, il 28 maggio e il 30 luglio. Tutto ciò porta a pensare, e anche dal Mur arrivano conferme in tal senso, che l’impianto deciso per il 2024 dovrebbe restare confermato. Tuttavia, bisogna capire se e come tutelare le esigenze dei quartini. Probabilmente con una norma ad hoc: la stessa che era stata presentata sotto forma di emendamento al decreto Pnrr (il Dl 19/2024) attualmente all’esame della Camera ed era stata dichiarata inammissibile. Chissà che un accordo all’unanimità tra maggioranza e opposizione non lo faccia ora rivivere.

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