Test Medicina 2014: enorme il divario tra Nord e Sud. A Palermo record di prove annullate

test medicina 2014
Un’immagina dei candidati che hanno sostenuto il Test lo scorso 8 aprile a Palermo

 

Il giorno dopo la pubblicazione dei risultati di Medicina tutto è più chiaro. Facendo un’attenta analisi dei dati messi a disposizione dal MIUR si evincono una serie di elementi da non prendere sotto gamba. Punto numero uno: la prova è stata molto più selettiva rispetto all’anno scorso. Un modo, forse, per dire che gli studenti si sono presentati meno preparati rispetto alle precedenti prove. Colpa del test anticipato?

Come nelle edizioni passate i partecipanti alla prova hanno dovuto rispondere a 60 quesiti, 90 era il punteggio massimo che si poteva ottenere, 20 quello minimo per superare il test e concorrere all’assegnazione dei 10.551 posti disponibili negli atenei statali fra Medicina e Odontoiatria.

Il candidato migliore ha totalizzato 80,5 punti e ha sostenuto la prova presso l’Università di Torino. In linea con il ‘genietto’ dello scorso anno: il primo classificato del 2013 ha totalizzato 80,9 punti. La prova dell’8 aprile ha coinvolto 63.043 partecipanti (erano 69.073 nel 2013).

Ma la musica rispetto allo scorso anno è cambiata. Il voto medio è stato di 23,07 punti, contro i 27,54 del test precedente; 36.865 candidati (il 58,5% del totale) sono risultati idonei: hanno totalizzato almeno i 20 punti necessari per concorrere alla graduatoria nazionale e alla distribuzione dei posti. Fra gli idonei il punteggio medio è di 30,27. Nel 2013 ha raggiunto e superato i 20 punti minimi il 69,9% dei candidati con un punteggio medio di 33,85. La prova, dunque, è risultata più selettiva rispetto alla tornata del 2013.  Su 63.002 prove valide, inoltre, ben 41 sono state annullate.

Le cinque percentuali più alte di studenti idonei si registrano presso le Università di Padova (71,9% con punteggio medio di 32,08), Milano Statale (71,8%; 32,01), Udine (71,7%; 31,86), Milano Bicocca (70,6%; 32,24), Modena e Reggio Emilia (70,5%; 30,47).

I risultati più deboli si sono registrati a Catanzaro (36,8% di idonei con punteggio medio di 27,22), Sassari (39,3%; 27,60), Molise (40,8%; 27,41), Messina (46%; 28,42) e Foggia (46,5%; 28,79). Un quadro, quello della distribuzione geografica dei punteggi e degli idonei, che è in linea con lo scorso anno. I primi 100 ‘classificati’ sono distribuiti in 23 atenei. In allegato la tabella con tutti i risultati.

Continua a resistere, quindi, un divario netto tra Nord e Sud Italia, che si esplicita anche nella preparazione alle prove per l’ingresso nelle Università a numero chiuso. Il voto medio più basso tra i partecipanti al test si è registrato a Catanzaro. Tra i primi cento, spiccano i 15 candidati che vengono dall’Ateneo di Padova, i 10 da Milano e gli 11 da Bologna. Sei, invece, vengono dall’Università di Bari, dove tante erano state le polemiche per un plico scomparso. Il MIUR, comunque, ha chiarito immediatamente la situazione, con una nota ufficiale in cui spiegava che era stata avviata un’apposita indagine interna.

A Catanzaro, Cagliari, Ferrara e Firenze sono state annullate dei compiti durante il Test. A Foggia le prove annullate sono state ben 4. A Palermo il record di compiti annullati: su 2770 candidati addirittura 17 sono stati sospesi.

ECCO LA GRADUATORIA UFFICIALE 

CONTROLLA LE DOMANDE E LE RISPOSTE AL TEST DI QUEST’ANNO

ECCO TUTTI I DATI UFFICIALI DEL TEST

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