Suarez, l’Università per stranieri di Perugia pronta a chiedere i danni al suo dg

Tra i testimoni anche il presidente dimissionario della Juve, Andrea Agnelli, e l’ex segretario generale Lombardo

Si è tenuta oggi la prima udienza a Perugia del caso Suarez per il presunto “esame farsa” all’Università per stranieri per una certificazione di lingua italiana necessaria all’ottenimento della cittadinanza, utile a un suo eventuale acquisto da parte della Juventus. La stessa università ora vuole chiedere i danni al suo direttore generale, imputato ma in scadenza di incarico.

Il processo

Un esame per cui ora siedono sul banco degli imputati l’ex rettrice della Stranieri Giuliana Grego Bolli (dimessa proprio in seguito all’inchiesta), la professoressa Stefania Spina (rientrata al lavoro dopo una lunga sospensione) e il direttore generale Simone Olivieri, sempre rimasto alla sua scrivania. Dove rimarrà fino al prossimo 28 febbraio. Il nuovo rettore Valerio De Cesaris ha fatto emanare meno di un mese fa l’avviso pubblico “per l’acquisizione di manifestazioni di interesse a ricoprire l’incarico di Direttore Generale” per il quadriennio 2023-2027.

Il prossimo dg infatti – secondo quanto riporta lo stesso sito dell’università – dovrebbe prendere servizio dal primo marzo e da palazzo Gallenga filtra la convinzione che Olivieri difficilmente riproporrà la propria candidatura. Con il suo rinnovo, in verità, richiesto a gran voce in questi mesi da diversi organi collegiali dell’ateneo (compresi i revisori dei conti), convinti della bontà dell’impronta manageriale di Olivieri e disposti a soprassedere sull’inciampo giudiziario. Ma evidentemente ragioni di opportunità hanno convinto la Stranieri della necessità di un cambio.

I testimoni

Il collegio (con Lidia Brutti e Loretta Internò) ha anche autorizzato le liste di testimoni presentate dalla procura e dalle difese: trentasei i nomi convocati dai pm Paolo Abbritti e Giampaolo Mocetti, tra cui lo stesso Suarez, il presidente dimissionario della Juve Andrea Agnelli, l’ex segretario generale juventino Maurizio Lombardo, il folignate Federico Cherubini, attuale responsabile dell’area tecnica della Juve, ma anche l’ex ministro Paola De Micheli e il prefetto di Roma Bruno Frattasi.

La prima udienza è servita quindi a sbrigare le questioni più tecniche, ma anche a calendarizzare le prossime udienze: si inizia il 17 marzo con la testimonianza della polizia giudiziaria, poi 12 e 21 aprile, 10 e 19 maggio e 14 giugno. Per l’inizio dell’estate potrebbe essere prevista la testimonianza di Suarez, ma questa volta niente aereo e niente tifosi e giornalisti: come quando venne ascoltato come persona informata sui fatti, il giocatore – ora in Brasile, nelle fila del Gremio – verrà sentito in videoconferenza.


“L’acquisizione delle prove ammesse consentirà di accertare l’estraneità del mio assistito rispetto ai reati contestati, in relazione ai quali ha sempre dichiarato la legittimità del suo operato”, ha commentato fuori dal tribunale Francesco Falcinelli che difende Olivieri. “Pensiamo che il processo sarà rapido, il tribunale ha fissato diverse udienze ravvicinate e siamo contenti che quindi possa celebrarsi in tempi ragionevoli”, così all’Adnkronos l’avvocato David Brunelli, che assiste Grego Bolli e Spina e che da sempre ribadisce la correttezza del loro operato. Tanto da arrivare a dire di essere “fiduciosi nell’esito del processo”.

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