E’ accaduto al liceo Giordano Bruno di Torino. Determinante l’intervento di insegnanti e bidelli che avevano seguito un corso una settimana prima
Salvato grazie all’intervento di una insegnante, di un bidello e dall’utilizzo del defibrillatore della scuola. E’ accaduto oggi pomeriggio, giovedì 30 gennaio, al liceo Giordano Bruno di Torino. Il fatto è avvenuto nei bagni della scuola, quando uno studente di 21 anni si è accasciato dopo essersi sentito male. A quel punto, richiamati dalle urla di alcuni compagni dello studente svenuto, somnpo accorsi gli insegnanti. Il personale della scuola di via Marinuzzi, a partire dai collaboratori ATA, docenti e amministrativi, una settimana fa avevano voluto partecipare a un corso formativo e di aggiornamento per intervenire in caso di arresto cardiaco. E questo è stato determinante. A salvare la vita ad Andrea, il ragazzo che si è sentito male, è stato l’utilizzo del defibrillatore presente a scuola, ma se chi è intervenuto non avesse preso parte al corso, la presenza di quel macchinario sarebbe stata inutile. Invece l’azione tempestiva dell’insegnante e di un bidello è stata determinante. «Lo hanno confermato anche al Pronto soccorso, dove è stato portato immediatamente» raccontando dall’Asl. «Si tratta del defibrillatore numero 250 da noi donato e installato nell’Aprile del 2016” spiega Marcello Segre, presidente dell’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus.
lastampa
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